Negli ultimi anni se ne sente parlare sempre con maggiore frequenza. Moltissime donne ormai ne fanno un uso costante e alcune sono pienamente soddisfatte, tanto da parlare di “rivoluzione”. Stiamo parlando della coppetta mestruale, e in questo articolo vi daremo tutte le informazioni necessarie.

Cos’è la coppetta mestruale?

Iniziamo dalle basi.

La coppetta mestruale è un dispositivo medico a forma di campana che si inserisce in vagina per raccogliere il flusso mestruale.

Quelle certificate e sicure sono sempre prodotte in silicone medico, ragion per cui molto raramente determinano allergie o hanno controindicazioni.

Si pensa sempre – sbagliando! – che si tratti di una “moda” relativamente recente ma solo perché l’avvento di internet e dei social network ne hanno favorito il passaparola e la conoscenza.

Pensate solo che la prima coppetta mestruale fu inventata già nel 1930!

Coppetta mestruale tra le mani

In quegli anni in America venne pubblicizzata e commercializzata la Tassette, una coppetta ideata e prodotta da Leona Chalmers e fatta principalmente di gomma. La produzione fu poi interrotta dalla guerra e, anche quando fu ripresa, non ebbe una così grande diffusione.

Le ragioni possono essere varie, ma sicuramente il tabù di tipo culturale incise parecchio: la donna non si sentiva a suo agio e “moralmente” tranquilla ad inserire un corpo estraneo all’interno del corpo, tanto più che era ritenuto addirittura scandaloso perfino usare la parola “vagina”.

La storia di questa azienda americana prosegue fino agli anni ’60, quando, nonostante vari fallimenti e cambi di nomi, riuscì a farsi conoscere in Olanda e a realizzare un secondo tipo di coppetta: usa e getta e in un materiale detto polimero elastomero.

Ma la vera rivoluzione avvenne solo negli anni ’80.

Fu infatti realizzata la sempre americana coppetta Keeper, in gomma naturale che ancora oggi detiene il primato di coppetta mestruale più conosciuta negli States.

Per quanto riguarda l’Europa, nel 2000 il Regno Unito svolse un ruolo principale con la produzione e commercializzazione della Mooncup, tuttora la coppetta più famosa del Vecchio Continente.

Attualmente sono oltre 20 le marche di coppette presenti sul mercato e adatte per qualsiasi tipo di donna. Bisogna solo saper scegliere tra le decine e decine coppette disponibili!

Come si usa?

Dopo aver capito cos’è e fatto un breve accenno alla sua storia, è fondamentale ora capire come si usa la coppetta mestruale.

Comprarla online oppure direttamente in farmacia non fa differenza (purché abbia tutte le certificazioni richieste dall’Unione Europea o dagli Stati Uniti).

In ogni caso, prima di essere usata per la prima volta, è consigliato far bollire la coppetta (sul fornello o in microonde, come più vi viene comodo) per almeno 5 minuti.

Solo dopo sarà così possibile utilizzarla: inserirla in vagina e posizionarla in modo da raccogliere il flusso mestruale.

Secondo i produttori, è possibile tenerla per un periodo che va dalle 6 fino ad un massimo di 12 ore consecutive, in base all’entità del flusso. “Cambiare la coppetta” vuol dire svuotarla, sciacquarla rigorosamente con acqua fredda e senza saponi aggressivi e successivamente riposizionarla.

Sul web esistono numerosi video sul come inserire correttamente la coppetta mestruale. Vi consigliamo di dare un’occhiata per saperne di più!

Alla fine delle mestruazioni, la coppetta va poi lavata, ribollita e rimessa in un sacchettino di cotone così da essere pronta per essere usata il mese successivo.

Come si sceglie?

Come accennato in precedenza, ormai l’offerta di coppette mestruali è davvero ampia.

Coppetta mestruale tra le mani

Non è detto che quella che la vostra amica adora sia anche la coppetta giusta per voi. Nè, al contrario, che quella con la quale la vostra amica si è trovata malissimo non sia fatta per voi.

La riposta a questa domanda è: dipende!

Le caratteristiche da considerare e da valutare per la scelta della coppetta sono diverse:

  • Età
  • Gravidanze e tipi di parto
  • Entità del flusso
  • Stato del pavimento pelvico
  • Altezza della cervice
  • Eventuali sensibilità (infezioni, cistiti, cicatrici, dolori, ecc.)

Gli ultimi tre fattori possono essere misurabili da soli oppure si può ricorrere all’aiuto di un ginecologo e di un professionista in riabilitazione pavimento pelvico.

In base a questi dettagli si potrà così scegliere la coppetta che corrisponde esattamente alle vostre caratteristiche.

In linea generale, si può affermare che:

  • Le donne che non hanno mai avuto figli e che hanno meno di 30 anni, possono usare una taglia S.
  • Le donne che hanno avuto figli o che hanno più di 30 anni, possono usare la taglia M.

Questa semplificazione, però, è solo a titolo puramente indicativo poiché per capire la tonicità della giusta coppetta (morbida, semitonica, tonica) è necessario considerare anche e soprattutto i fattori su menzionati.

Cosa ne pensano i ginecologi?

I ginecologi sono concordi e consigliano la coppetta mestruale.

Le ragioni sono diverse:

La coppetta raccoglie il flusso mestruale, non lo assorbe a differenza dei tamponi, dunque evita la sensazione di secchezza vaginale.

Si può usare anche – e soprattutto – in caso di mestruazioni abbondanti visto che raccoglie fino a 3 volte più sangue mestruale rispetto agli altri dispositivi classici;

Per ora non esistono controindicazioni o casi certi di TSS collegati all’uso della coppetta mestruale;

Può essere usata da chi soffre di allergia al lattice (presente nei tamponi e assorbenti tradizionali) perché interamente in silicone chirurgico e anche chi soffre di allergia al silicone medicale perché c’è la coppetta MeLuna, realizzata in TPE;

Possono usare la coppetta anche le donne con l’utero retroverso e quelle che soffrono di endometriosi;

La coppetta è più igienica dei tamponi e degli assorbenti e non è veicolo di proliferazione batterica e di infezioni SE vengono seguite le più basilari regole igieniche:

  • lavarsi le mani prima di toccarla,
  • svuotarla entro massimo 12 ore,
  • pulirla come da istruzioni riportate sulla confezione.

Per quanti anni si può usare?

La durata della coppetta mestruale varia in base alla marca.

Ciascun produttore indica un range di tempo che va da 1 a 10 anni consecutivamente; in generale è consigliabile comprarne un’altra ogni 2-3 anni poiché questo è il periodo nel quale la qualità del materiale della coppetta è garantita.

Dipende in ogni caso da ciascuna coppetta, essa può assumere un colore più scuro o schiarirsi, o ancora può perdere di elasticità o lesionarsi, quindi va rimpiazzata.

Ma dipende anche dal cambio delle caratteristiche personali di ciascuna donna.

Una donna che ha partorito non potrà usare la coppetta per almeno 6 settimane dal termine della gravidanza e nella maggior parte delle volte quella usata prima non andrà più bene. Occorrerà, quindi, ripetere la procedura di valutazione per la scelta della giusta coppetta mestruale.

Quanto costa?

Coppetta mestruale - costi e risparmiI prezzi di questi dispositivi variano dai 10 ai 40 euro.

Considerando che una donna spende molto di più all’anno in assorbenti e tamponi, il costo non è così elevato! Inoltre, esso verrà ammortizzato con l’uso della coppetta nel giro di qualche mese.

Un altro fattore da considerare e che in qualche modo giustifica il prezzo è che è assolutamente ecologica. Con il suo utilizzo si riducono notevolmente i rifiuti che altrimenti finirebbero in discarica e che sono considerati molto inquinanti e difficili da smaltire.

Considerazioni finali

Considerando un’ormai sempre più forte attenzione per l’ambiente e per il rispetto e la conoscenza del proprio corpo, e superando ogni tabù tuttora ancora più o meno marcato, la coppetta sembra essere la soluzione migliore e che tutte aspettavamo.

La coppetta mestruale conferisce alla donna quella libertà e praticità fino a qualche tempo fa davvero impensabili.

Personalmente posso portare la mia testimonianza positiva nell’uso di questo dispositivo e lo consiglio veramente a tutte!

E voi, siete pronte a vivere il periodo delle mestruazioni in modo più sereno?

Coppetta mestruale - donna

Coppetta mestruale: tutto quello che c’è da sapere per vivere meglio la propria femminilità ultima modifica: 2018-02-16T11:18:27+01:00 da Sabrina Furia

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