Record da Guinnes dei primati per il mondo della fisica. Due ricercatori italiani hanno infatti scoperto ben cinque nuove particelle durante un esperimento al Cern di Ginevra. Un traguardo storico che potrà fornire non poche risposte ai diversi quesiti che la scienza si pone ogni giorno. È il fatto che dietro tale scoperta ci siano dei nostri connazionali non può che riempirci d’orgoglio.

L’esperimento

Tra il 2011 e il 2015 sono stati effettuati diversi grandi esperimenti presso il Cern di Ginevra. Per la precisione tali esperimenti sono stati condotti all’interno dell’acceleratore LHC (lo stesso dov’è stato scoperto il bosone di Higgs).
Al termine degli studi sono stati analizzati i vari dati, e i risultati hanno dimostrato una scoperta sensazionale: cinque nuove particelle subatomiche della famiglia Omega C. Un traguardo storico per il mondo della fisica che non aveva mai assistito ad una scoperta simultanea di cinque particelle.

Ma di cosa si tratta per la precisione? Le particelle scoperte fanno parte della famiglia dei barioni, ovvero quelle formate da tre quark. In pratica sono parenti dei protoni e neutroni che compongono l’atomo. Queste particelle scoperte, a differenza di tante altre, risultano incredibilmente stabili e longeve. Secondo i ricercatori potranno dare molte risposte sulla composizione della materia oscura che costituisce il 94% dell’universo. Inoltre aiuteranno nello studio della forza atomica, quella stessa forza che ha dato vita al Big Bang più di 13 miliardi di anni fa. Riguardo i settori a noi più vicini, la scoperta si presta a possibili inserimenti nel mondo dell’informatica e della medicina.

Eccellenze della fisica: i ricercatori italiani

L’esperimento che ha portato a questa scoperta è stato condotto grazie ad una collaborazione internazionale. 769 ricercatori da ogni parte del mondo hanno lavorato a stretto contatto tra loro, supportati da 69 università e laboratori. L’Italia ha avuto un ruolo di primo piano con 13 università e tante menti brillanti a condurre gli studi. Tra questi spiccano Marco Pappagallo e Antimo Palano, i due ricercatori italiani autori della scoperta. Sono state le loro analisi, infatti, a rivelare al mondo della fisica le cinque nuove particelle.

I due ricercatori mentre illustrano la loro scoperta

Entrambi di origini pugliesi, Palano è professore ordinario di Fisica all’Università di Bari. È considerato dalla comunità scientifica uno dei massimi esperti mondiali nel suo settore. Specialmente per quanto riguarda la fisica dalle alte energie, spettroscopia e sulla ricerca di nuove particelle. Pappagallo è invece un cervello rientrato alla base dopo un’esperienza all’estero: lavorava a Glasgow nell’omonima università, ma quando ha avuto l’occasione di tornare non se lo è fatto ripetere due volte. È stato infatti grazie al bando Future In Research della Regione Puglia se Pappagallo è riuscito a rientrare in Italia. Una borsa di studio della durata di tre anni che sta permettendo al ricercatore di lavorare vicino alla sua famiglia. E i risultati non sono certo di basso livello anzi, gli esperti sono convinti che la scoperta dei due pugliesi potrà cambiare la storia della fisica delle particelle.

Fisica: due ricercatori italiani scoprono cinque nuove particelle ultima modifica: 2017-03-27T07:07:33+02:00 da Gabriele Roberti

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