Lo sport è un mondo ancora molto maschile

Italiani.it intervista allenatrici, procuratrici, esperte di diritto sportivo, giornaliste. Donne che si sono fatte carriera in un settore ancora molto maschile.

Chi l’ha detto che lo sport non è un mestiere per donne?

Chi l’ha detto che lo sport non è un mestiere per donne?

Non sono le star del nuoto, del calcio o della pallavolo che macinano successi e collezionano medaglie. Queste valorose donne lavorano dietro le quinte e cercano di farsi strada in un mondo ancora molto maschile. Un mondo che ruota attorno a vari sport praticati a livello agonistico.

Si tratta di un settore in grande crescita. Un settore che offre possibilità di carriera interessanti ed a misura di donna. Sono in pochi a conoscere il sistema dello sport italiano, che non è fatto solo di calcio.

Oggi servono professionisti preparati, in grado di lavorare sia con gli atleti sia con le aziende coinvolte. Le possibilità sono tante. Si va dalle posizioni nel marketing e nella comunicazione a quelle legate all’organizzazione di eventi, alla gestione di impianti sportivi, fino a ruoli manageriali nelle società o nelle istituzioni dello sport.

Lo sport è un mondo interessante in cui si stanno facendo strada anche le donne

Italiani.it ha intervistato 3 donne soddisfatte del loro mestiere

Camilla, procuratrice sportiva, segue gli under 17 sperando di scovare la nuova stella del calcio.

Gioia, giovane allenatrice di pallavolo

Alessandra, specializzata in diritto dello sport

Com’è nata la passione per lo sport?

C: “Ho sempre amato giocare a calcio. Da piccola andavo di nascosto ad allenarmi con i maschi”.

G: “Sono sempre stata molto sportiva. Ancora oggi se vedo una palla torno bambina e mi metto a giocare”.

A: “Durante l’Università mi è scoppiata la passione per il calcio. Ho iniziato a seguire la squadra della mia città e non ho mai smesso di esserne tifosa”.

Come avete trasformato la passione per lo sport in un lavoro?

Come avete trasformato la passione per lo sport in un lavoro?

C: Alcuni amici che lavorano nel mondo del calcio mi hanno convinta a provarci. Così ho deciso di frequentare un corso per diventare procuratrice sportiva. Un corso che mi ha dato le basi giuridiche necessarie per fare questo mestiere.

G: Ho iniziato 4 anni fa affiancando un’amica. Poi ho frequentato il corso per allenatori. E’ un lavoro che amo. Per me la pallavolo è tutto e sono contenta di poter trasmettere ad altre ragazze la mia esperienza non solo tecnica ma anche di vita.

A: 5 anni fa conobbi il mio attuale marito. Un cavaliere, che all’epoca era stato sospeso dalla Federazione. Mi proposi di seguire il suo processo e così iniziai a studiare diritto sportivo. Andò bene perché  invece della sospensione, ebbe un richiamo scritto. Da quel momento seguo legalmente tutta la sua famiglia. Sono tutti cavalieri.

Lo sport è un mondo chiuso alle donne?

 

Lo sport è un mondo interessante in cui si stanno facendo strada anche le donne

 

C: Non ci sono molte procuratrici in Italia. Il problema può essere che siamo in poche a crederci. Forse qualcuna molla alle prime difficoltà. Io per ora non vedo nei miei confronti chiusure o pregiudizi.

G: Fino a qualche anno fa era un mondo molto maschile. Ora ci sono più donne che lavorano nella pallavolo. Io, per fortuna, non ho mai avuto grossi problemi.

A: Un avvocato che segue atleti, contrattualistica, sponsorizzazioni è ben vista. Basta non avvicinarsi al calcio, un mondo in cui ho percepito una forte chiusura. Forse anche per la mia giovane età.

Italiani.it ringrazia queste 3 valorose donne per la loro preziosa testimonianza. Siamo donne e non dobbiamo mai mollare in alcun settore!

Lo sport: un settore in crescita per le donne ultima modifica: 2017-06-30T07:36:36+02:00 da Rossana Nardacci

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