La liberazione del popolo cubano fu determinata da tutta una serie di fattori che hanno contribuito alla destituzione del Dittatore Cubano Fulgencio Batista. Venti di ideali proletari a sostegno delle classi sofferenti, che imperversavano nei campi della Cuba anni 50′. Storie di popoli che attraverso la lotta di classe, soppiantavano dittatori che all’epoca erano ritenuti inalienabili al potere. E quando si parla di popoli, si fa riferimento obbligato a tutti quegli uomini che permisero un’impresa che passò alla storia come il tentativo rivoluzionario, portato a compimento, più importante e glorioso del 900′.

Conosciamo Fidel Castro (deceduto recentemente). Grande personalità politica, dal carisma folto quant’era la sua barba; un vero comandante, che infondeva coraggio ai suoi sostenitori, perché scrutava il profilarsi di ogni tramonto cubano con in tasca un piano risolutore che certificava sicurezza. Conosciamo il comandante Che Guevara, eroe e mitologia rivoluzionari di generazioni con in testa la rivoluzione; che chissà cosa sarà mai stata nella loro immaginazione questa “rivoluzione”, un desiderio di sovversione; un bagno smacchiante per lo spirito borghese. Ma non tutti forse sanno che ogni uomo ha da imparare dal suo prossimo. E anche un uomo irriducibile come Che Guevara, ha avuto da imparare da qualcun’altro, affinché potesse divenire l’uomo che è stato. Avreste mai pensato, ad esempio, che ad insegnagli a tenere alto il fucile, durante le guerriglie, sia stato proprio un italiano? Questa è la storia di Gino Donè Paro.

Gino Donè Paro, Rivoluzionario Italiano a Cuba

rivoluzionario
Gino Donè Para

Gino non è mai stato un uomo che conosceva il riposo. Gino fu un vero italiano rivoluzionario; perché sentiva il richiamo di quella giustizia che non conosce popoli o bandiere. Egli, infatti, non fu soltanto un grande partigiano italiano, riconosciuto ed encomiato da personalità dell’arma straniera; ma fu alla stessa maniera un guerrigliero e rivoluzionario cubano.

Egli prese parte alla spedizione del Granma, dopo una serie di viaggi in giro per l’Europa, poi in Canada e infine a Cuba. E fu proprio lì che conobbe il Che’: sulle spiagge cubane di Las Colorados, dove ebbe inizio la rivoluzione. Gino, nel periodo di addestramento, vide nel Comandante Argentino un buon medico, ma un mediocre soldato. Gli insegnò dunque a puntare e far fuoco e  alcune tecniche di guerriglia frutto delle sue esperienze in Italia.

Rimasero grandi amici per lungo tempo, aiutandosi l’uno con l’altro. Poi le strade si divisero i due non si rividero mai più.

‘El Italiano’, come veniva chiamato fra i compagni d’arme Cubani, pochi mesi dopo il viaggio del Granma, espatrierà. Ma in seguito verrà concesso un permesso d’ambasciatore per andare a trovare i suoi compagni di lotta.

Quando fece ritorno in patria, fu oggetto di parecchi servizi giornalistici; e fu contattato per rilasciare parecchie interviste presso i quotidiani più importanti del Paese. La storia del rivoluzionario Gino Donè Paro, affascino tutti quegli uomini nostalgici che si permettono il lusso di lasciarsi cullare ancora dal quel sentimento di romanticismo che rende ancora possibile l’idea che una rivoluzione possa ancora esistere. Persino ora. Persino adesso che si borbotta tanto di ideali ormai crollati.

Rivoluzionario Italiano a Cuba: la storia di Gino Donè Para ultima modifica: 2016-11-28T18:25:20+01:00 da Carlo Festa

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