Taormina è la destinazione turistica per antonomasia in Sicilia

Taormina fu definita da Goethe “il più grande capolavoro dell’arte e della natura”. Lo storico reporter di viaggio francese Guy de Maupassant la definì invece un “quadro nel quale si ritrova tutto ciò che sembra esistere sulla Terra per sedurre occhi, spirito ed immaginazione”.

Taormina: una località che vive sia in estate che in inverno

Taormina abbarbicata su uno sperone roccioso fiorito, a strapiombo sul Mar Mediterraneo, è stata scelta come meta di vacanze da banchieri, industriali, filosofi, teste coronate e fotografi di tutta Europa. Personalità note che hanno tratta ispirazione dal panorama unico che offre. Una località che non vive e non va vissuta solo in estate.

Anche questo periodo, in particolare in occasione del Carnevale, è quello giusto per visitarla senza troppo caos e code. Vi si può godere appieno dell’atmosfera medievale. Taormina fu anche capitale della Sicilia intera prima di essere distrutta e ricostruita ancora più bella dagli Arabi.

E’ splendidamente pervasa dall’internazionalità dei visitatori che giungono da ogni parte del mondo. La sua ricchezza artistica e storica testimonia, infatti, il suo passato anche da capitale.

Le origini del Carnevale di Taormina

Le origini del Carnevale di Taormina risalgono al 1600 quando le maschere di brigante e cavallucciu imperversavano soprattutto nel catanese con quelle di dutturi, baruni ed abbati.

A Taormina, anche quest’anno, i carri allegorici minuziosamente realizzati da artigiani locali sfileranno per le vie del centro la Domenica ed il Martedi Grasso. Una sfilata che si inserisce in un fitto programma di appuntamenti mirati ad intrattenere residenti e turisti. Feste danzanti, concerti in piazza, gare canore e giochi tradizionali come l’albero della cuccagna. Se sarete a Taormina in questo periodo, non potete non assaggiare le bontà tipiche: dalle chiacchiere di sfoglia sottile spolverate di zucchero a velo alle castagnole, dalle zeppole ripiene di crema alla tradizionale pignoccata.

Quali sono i luoghi di Taormina da non perdere assolutamente?

  • I Giardini pubblici dell’inizio del secolo scorso. Originariamente di proprietà di una ricca inglese appassionata di ornitologia, sposata con un professore taorminese. I Giardini ospitano ancora costruzioni di legno e mattoni per lo studio e la nidificazione degli uccelli. Questo luogo è l’ideale per una pausa di relax con vista sul mare, tra laghetti, bouganville ed ulivi che portano i nomi dei caduti delle due Guerre.
  • Il Teatro Greco che in estate offre un ricco cartellone di opere e concerti. La vista dai giardini più alti e dal giardino alle spalle di questi ultimi, vale da sola l’intera visita. Scavato nella roccia ha infatti la forma di una conchiglia rivolta verso il mare. Costruito nel III secolo a.C. dal tiranno Leone di Siracusa. Rimaneggiato dai Romani cinque secoli dopo, poteva contenere ben quattromila spettatori. Grazie ai 109 metri di diametro è secondo per ampiezza solo a quello di Siracusa e conserva ancora oggi un’acustica perfetta.
  • Corso Umberto: il cuore pulsante di Taormina. Boutique e gelaterie si alternano alle sontuose facciate di dimore nobiliari, come quella di Palazzo Corvaja, edificato dagli Arabi nel X secolo. Appartenuto alla stessa famiglia per ben 400 anni. Prima sede del Parlamento Siciliano, ora dell’Ufficio del Turismo. Palazzo Ciampoli, maniero del XV secolo ricostruito fedelmente dopo i bombardamenti del 1943. Deliziosamente barocche le chiese di Santa Caterina a navata unica e quella di S.Giuseppe con un grande portale in marmo.
  • Piazza IX Aprile: il “salotto” di Taormina dalla cui balconata si gode uno stupendo panorama. Uno scenario che abbraccia l’Etna, la baia di Naxos ed il Teatro antico. In questa Piazza vi è il Duomo, luogo preferito dai personaggi illustri che visitarono in passato la città. Esso fu eretto sulle rovine di una cappella dedicata a S.Nicola. Al centro della Piazza, la bella fontana barocca, nota come “Quattro fontane”, per le quattro colonne agli angoli della vasca centrale. Sovrastata da un centauro in versione femminile che regge una sfera ed uno scettro, simboli del potere. L’emblema di una città elegante come Taormina non poteva che essere del gentil sesso.
Taormina: una perla del Mediterraneo citata da Goethe e da Guy de Maupassant ultima modifica: 2017-02-12T21:59:23+01:00 da Rossana Nardacci

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