“E’ una cittadina universitaria, molto allegra e vivace” racconta Sara, giovane italiana trasferitasi ad Utrecht per fare un dottorato in Comunicazione

Utrecht è la destinazione ideale per un fine settimana particolare. A mezz’ora di treno dall’aeroporto di Amsterdam, splendida città storica racchiusa da canali, facile da girare a piedi o in bici per le ridotte dimensioni e vivacissima per il gran numero di studenti che portano allegria e vita.

Consiglieresti Utrecht come meta da raggiungere per trascorrere un weekend, Sara?

Ad Utrecht, afferma Sara, “spesso quello che si vede non è quello che sembra”.
Gli Olandesi sono un popolo molto pragmatico. Quindi se una cosa non serve più non hanno alcune remora ad eliminarla o a trasformarla. Andando in giro per la città possiamo vederne numerosi esempi.
Ci sono chiese che sono diventate locali, come il famoso Cafè Olivier (Achter Clarenburg 6a). Chiese trasformate in abitazioni, come la Chiesa di San Martino sull’Oudegracht.

Anticamente c’erano numerosi conventi. Tre di questi sono divenuti rispettivamente: il Ristorante De Rechtbank (Korte Niewstraat 14), l’unico albergo a 5 stelle della città, il Karel V (Geertebolwerk 1), ed un polo museale, il Catharijneconvent (Lange Niewstraat 38).

Quali sono i luoghi da non perdere ad Utrecht?

Tre sono i luoghi da non perdere. Il primo è il Museum Speelklok (steenweg) nella Buurkerk, la chiesa più antica di Utrecht. Essa ospita gli strumenti meccanici, così di moda a partire dal XVI secolo e fino all’avvento del grammofono. Sono esposte scatole musicali, orologi, organetti, fino ai grandi Orchestrion, vere e proprie orchestre meccaniche che suonavano nelle fiere e nelle sale da ballo.

Il secondo è il Museo Ferroviario (Maliebaanstation), una splendida collezione di mezzi e materiali ospitata in una stazione storica.
Il terzo luogo è la Chiesa Cattolica di St. Willibrord (Minrebroederstraat 21), la più decorata d’Olanda, capolavoro neogotico dell’architettura del ‘900.

Quali sono i luoghi da non perdere ad Utrech?

La luce protagonista di Utrech

Da qualche anno, racconta Sara, esiste il Trajectum Lumen. Un nome latino che unisce l’origine romana della città, Trajectum (da cui Utrech) alla luce.
E’ un itinerario nel centro storico con installazioni luminose, che valorizzano chiese, ponti, tunnel, canali. In alcuni luoghi magari c’è solo un punto luce. Altrove un gioco di colori.

Una curiosità. L’ultimo atto ufficiale della regina Beatrix prima di abdicare al figlio Wilhelm Alexander nel 2013 è stata l’inaugurazione di un luogo del Trajectum Lumen.

Esiste tutto un percorso lungo le diverse stazioni. Basta seguire le frecce di colore arancione per terra. Un occhio di colore blu indica le cose da vedere.

“Questo è  l’itinerario che vi consiglio di seguire se avete intenzione di trascorrere un weekend in questa meravigliosa città”- dichiara Sara. “Io amo l’Italia. Adoro il nostro Paese. Ma ormai la mia vita è qui.  Come altri studenti  ho deciso di emigrare dal Belpaese per trovare un’occupazione”.

http://Visit-utrecht.com

Utrecht raccontata da Sara. L’Olanda non è solo Amsterdam ultima modifica: 2017-03-30T07:31:29+02:00 da Rossana Nardacci

Commenti