Sede del più grande centro storico medievale d’Europa, Viterbo è stata casa pontificia ed offre sorgenti di acqua curativa.

Capoluogo della Regione storica della Tuscia, Viterbo è una città con un grande patrimonio storico ed artistico e numerose attrattive.

Ospita il più vasto centro storico medievale d’Europa. Il tour nella città vecchia merita una sosta nel quartiere di San Pellegrino, con le caratteristiche case a ponte e le tipiche scale esterne degli antichi edifici trecenteschi.

La località laziale è conosciuta anche come Città dei Papi. Nel XIII secolo, per oltre vent’anni, ospitò gli eredi al soglio pontificio. Ed il Palazzo Papale, in Piazza San Lorenzo, ne è una suggestiva testimonianza.

Viterbo: la città amata da Dante e Michelangelo

Le acque hanno notevoli effetti terapeutici, apprezzati sin dai tempi degli antichi Etruschi e dei Romani.
La fonte termale più conosciuta è la Sorgente del Bullicame

Sono soprattutto le sorgenti termali, però, il fiore all’occhiello di Viterbo. Si trovano ad un’ora di distanza da Roma e sono fuori dalle rotte di località simili ma più affollate, come Saturnia e Montecatini.

Le acque hanno notevoli effetti terapeutici, apprezzati sin dai tempi degli antichi Etruschi e dei Romani.

Grazie ai gas solfurei e carbonici, le sorgenti viterbesi sono ottime per la cura di diverse patologie croniche infiammatorie, come reumatismi o dolori osteoarticolari.

La fonte più conosciuta è la Sorgente del Bullicame, citata perfino da Dante nella Divina Commedia. I Bagni di Viterbo non lasciarono indifferente neanche il grande Michelangelo Buonarroti. Colpito dalla loro bellezza, l’artista ne fece due disegni a penna, conservati nel Museo di Vicar de Lille in Francia.

A Viterbo nacque il Collegio Cardinalizio

Dal 1257 al 1281 Viterbo è stata la sede pontificia al posto di Roma.

Nel Palazzo Papale abitarono molti papi con la loro corte. L’edificio è tra i più prestigiosi della città. Fu fatto costruire dal capitano del popolo Raniero Gatti. E’ in stile romanico ed ha una loggia chiamata “delle benedizioni”.

All’interno dell’edificio vi è la Sala del Conclave, Collegio Cardinalizio che nacque proprio a Viterbo per costringere i prelati a mettersi d’accordo per l’elezione dell’erede di Pietro.

Sulla tavola viterbese trionfano i primi piatti

Sulla tavola viterbese trionfano i primi piatti
I lombrichelli sono il piatto tipico della cucina viterbese

Cucina ispirata ad antiche tradizioni, soprattutto medievali, quella viterbese non vi lascerà insoddisfatti. A Viterbo sono soprattutto i primi piatti a fare la parte del leone. Come i lombrichelli, pasta fresca senza uovo, preparata con farina, acqua e sale ed impastata in modo da ottenere dei filamenti, simili ai classici spaghetti. Specialità di tipo popolare, veniva abbinata a sughi molto nutrienti. La sua ricetta veniva insegnata alle bambine dalle massaie in attesa degli uomini al ritorno dei campi.

Altra specialità della zona è l’acquacotta, fatta con pane raffermo immerso in zuppa di patate, pomodori o cicoria, oppure arricchito con baccalà o pesce di lago con le uova.

Viterbo: la perla della Tuscia tra terme, piatti tipici e storia ultima modifica: 2017-07-21T07:21:51+02:00 da Rossana Nardacci

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