Il Museo Egizio di Torino celebra i 200 anni dalla prima decifrazione dei geroglifici, ad opera dell’egittologo Jean François Champollion, con la nuova esposizione del Papiro dei Re, recentemente restaurato grazie alla collaborazione tra il Museo Egizio, l’università di Copenaghen e l’Ägyptisches Museum und Papyrussammlung di Berlino. Si tratta di un importantissimo documento, composto da 300 frammenti, assemblati nell’arco di quasi due secoli, arrivato a Torino con la collezione Drovetti nel 1824. Dallo scorso 27 settembre la “Lista Reale” è tornata visibile al pubblico e rimarrà esposta fino al prossimo 21 novembre. Oltre al manoscritto l’allestimento prevede anche un’infografica e un’installazione interattiva utili per comprendere l’evoluzione del papiro nel corso dei secoli. Questo è stato realizzato in collaborazione con gli Scarabei (ovvero l’Associazione dei Soci Sostenitori del Museo Egizio) e con la Consulta per la valorizzazione dei Beni artistici e Culturali di Torino.

Papiro dei Re - Museo Egizio Torino
Foto: © akhenatenator – Wikimedia Commons (CC0 1.0).

Il Papiro dei Re: un documento unico al mondo

Il Papiro dei Re, conosciuto all’estero come “Turin King List”, è uno dei reperti archeologici più importanti della collezione del Museo Egizio di Torino. Si tratta infatti di un documento unico, redatto in ieratico (con inchiostro nero e rosso), risalente probabilmente alla XIX dinastia egizia, secondo gli esperti durante il regno di Ramses II (XIII secolo a.C.). Il papiro riporta un elenco dei sovrani egizi, dall’unificazione dell’Alto e Basso Egitto fino a quel momento. Il documento comprende inoltre una sorta di introduzione sui re divini e semidivini risalenti al periodo predinastico dell’Egitto. La lista è divisa in undici colonne e riporta il nome dei sovrani d’Egitto con la durata del proprio regno. Sul retro è invece presente un altro documento, ovvero un registro delle tasse, sempre risalente all’epoca di Ramses II.

Papiro dei Re - Museo Egizio Torino
Foto: © akhenatenator – Wikimedia Commons (CC0 1.0).

Purtroppo alcuni frammenti della lista sono andati perduti per sempre e non è stato nemmeno possibile risalire al periodo esatto della sua redazione. Tuttavia il Papiro dei Re rimane un documento fondamentale per gli archeologi ed egittologi di tutto il mondo, poiché contiene la durata dei regni dei vari sovrani che si sono susseguiti in Egitto.

Open Lab: una notte al Museo Egizio di Torino

Il prossimo 1 ottobre, il Papiro dei Re sarà inoltre oggetto di una conferenza al Museo Egizio in occasione dell’“Open Lab – La notte della Ricerca”, iniziativa legata alla “Notte Europea dei Ricercatori 2022”. Durante l’evento, che si terrà alla sala 9 del primo piano del museo, la responsabile della Collezione Papiri dell’Egizio, Susanne Töpfer, e la studentessa di egittologia all’Università di Pisa, Enrica Ciccone, ripercorreranno le varie fasi del recente lavoro di restauro della “Lista reale”. Si tratta di uno degli undici eventi previsti al Museo Egizio durante l’apertura straordinaria di sabato notte (dalle 19 alle 24). Il prezzo del biglietto è 5 euro, ma è necessaria la prenotazione obbligatoria. Infine, dal prossimo dicembre, il “Papiro di Torino” diverrà uno dei tesori principali della nuova sezione dedicata alle lingue e alle scritture dell’antico Egitto. Da non perdere.

Foto in evidenza: © Gianni Careddu – Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0).

Il Papiro dei Re torna in mostra al Museo Egizio di Torino ultima modifica: 2022-10-02T09:00:00+02:00 da Antonello Ciccarello

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