Indimenticabile Anna Magnani

Diventa un imperativo categorico rendere un tributo ad Anna Magnani, una delle maggiori interpreti degli incipienti cambiamenti nella storia delle donne e simbolo del cinema italiano del dopoguerra, nell’anniversario della sua nascita (7 marzo 1908 ) attraverso il ricordo della sua figura umana e della sua attività artistica scandita da successi e prestigiosi riconoscimenti. A fine estate del 1973 lasciò la sua casa di Palazzo Altieri senza farvi più ritorno. Aveva soltanto 65 anni quando cessò la sua agonia di venti giorni alla clinica Mater Dei di Roma assistita dall’adorato figlio Luca, nato da una relazione dell’attrice con l’attore Massimo Serato, e dagli amici più cari.
Il suo volto indimenticabile continua a scorrere nelle celebri interpretazioni sui palcoscenici e sugli schermi in cui racconta la vita, i problemi e i bisogni reali degli italiani in un momento in cui il cinema esce dagli studi e scende nelle strade a contatto con la gente prendendo il nome di Neorealismo. Proprio da protagonista del film Roma, città aperta di Roberto Rossellini, considerato il manifesto del Neorealismo, Anna Magnani nel 1945 raggiunge la fama mondiale e vince il suo primo Nastro d’Argento.
Famosa è la sequenza in cui Sora Pina (Anna Magnani) rincorre disperata il camion tedesco in cui è rinchiuso il marito Francesco fino a quando cade a terra uccisa dai mitra tedeschi. Ironica, gioiosa, pronta ad incupirsi nella collera o a distruggersi nel dolore, debole, piena di dubbi ed incertezze.

anna magnani

Filmografia e premi

Anna Magnani attraversa la sua fulgida carriera interpretando moltissimi film tra cui La rosa tatuata di Daniel Mann, insieme a Burt Lancaster, riuscendo a conquistare la stessa America dove, nel 1956, viene premiata con l’Oscar come migliore attrice protagonista: fu la prima attrice italiana nella storia degli Academy Awards a ricevere l’ambita statuetta. Seguirono altri premi come due David di Donatello, cinque Nastri d’Argento, un Globo d’Oro, un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, un Bafta, quale attrice internazionale dell’anno, due National Board of Review, un New York Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d’Argento a Berlino.

Fu una delle poche personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, famosa strada di Hollywood dove sono incastonate 2000 stelle a cinque punte conferite a celebrità per il loro contributo allo star system e all’industria dello spettacolo.
Anna Magnani, dai capelli corvini, dalla pelle bianchissima, dal sorriso travolgente e sonoro, dallo sguardo magnetico, dalla fisicità travolgente, incarnò celebri personaggi in una serie ininterrotta di capolavori tra cui Abbasso la ricchezza di Gennaro Righelli, L’onorevole Angelina di Luigi Zampa , Bellissima di Luchino Visconti, Nella città dell’inferno di Renato Castellani, Risate di Gioia di Mario Monicelli, il primo ed unico film accanto a Totò, Camicie rosse di Goffredo Alessandrini nei panni di Anita Garibaldi, La carrozza d’Oro di Jean Renoir che la rese famosa in Francia, Selvaggio è il vento di George Cukor e Pelle di serpente di Sidney Lumet: costante in tutti i film il suo personaggio dal temperamento focoso e passionale ma capace anche di toccanti ed imprevedibili dolcezze.

Tutti elementi che conquistarono Pier Paolo Pasolini che la volle protagonista nel film Mamma Roma segnando la vita artistica dell’attrice la quale, poco dopo nel 1972, regalò a Federico Fellini l’autentico volto di Roma nel film omonimo. Fu la sua ultima apparizione sullo schermo dopo aver calcato trionfalmente tutti i palcoscenici d’Europa interpretando La lupa di Giovanni Verga, diretta da Franco Zeffirelli e Medea di Anhuil, diretta da Giancarlo Menotti. Per la televisione realizzò quattro film con la regia di Alfredo Giannetti di cui il quarto Correva l’anno di grazia 1870, inizialmente destinato alle sale cinematografiche, più tardi approdato alla Tv. L’attrice non partecipò alla sua proiezione in anteprima per la stampa perché malata: morì poche ore prima, proprio il 26 settembre 1973.

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Ricordando Anna Magnani nella ricorrenza dell’anniversario della nascita ultima modifica: 2018-03-07T09:30:48+01:00 da Lina Latelli Nucifero

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