Nella piccola frazione montana di Cadero, del comune di Maccagno con Pino e Veddasca in provincia di Varese, si può ammirare la mostra “Quando il Mito diventa Leggenda“. Nel micro museo, nato dalla collaborazione dell’associazione Taxus e la Fondazione Leonardo da Vinci di Milano, si racconta la storia della Gioconda.

Il furto della Gioconda nel micro museo

In tre stanze viene raccontata la storia misteriosa del celebre dipinto della Monna Lisa. Un’opera che ha conquistato e appassionato scrittori, studiosi, giornalisti e intellettuali di tutto il mondo. All’ingresso del micro museo si possono subito ammirare decine di riproduzioni de “la Gioconda” ma è nelle stanze che lo compongono che il fascino e il mistero prevale.

La prima stanza infatti è dedicata alla vicenda ufficiale del furto della Gioconda da parte di Vincenzo Peruggia. Nel 1911 il decoratore, originario di Trezzino, si era nascosto in una stanzetta del Louvre e alla chiusura tolse la Gioconda dalla cornice. La notizia del furto si diffuse e i giornali dell’epoca si scatenarono in merito alle ipotesi sulla scomparsa del quadro. Due anni dopo si scoprì che Peruggia avrebbe voluto vendere la Gioconda alla Galleria degli Uffizi per qualche milione di lire. Descrisse quanto fatto come un’azione patriottica. Nel museo è possibile vedere i giornali dell’epoca con un QR in quattro lingue diverse.

monna lisa la gioconda cadero

Il mistero della Gioconda a Cadero

Nelle altre due stanze invece si dà spazio ad ipotesi diverse sulla storia della Gioconda. Graziano Ballinari, storico e cittadino della valle, sostiene infatti che la vera opera di Leonardo Da Vinci non sarebbe quella esposta al Louvre di Parigi. In realtà si troverebbe a Val Veddasca, inoltre è convinto che Vincenzo Peruggia sia stato solo un prestanome ma non il reale ladro del dipinto. Nel micro museo di Cadero è possibile vedere l’intervista a Ballinari dove racconta la sua versione.

Secondo lo storico, i veri artefici del furto sarebbero stati i due fratelli Lancillotti con mamma proprietaria della Taverna Garibaldi a Cadero e papà finanziere a Graglio. La storia racconta della necessità da parte dei due fratelli di procurarsi soldi e così deciso, da inservienti al Louvre di Parigi, di rubare la Gioconda. La richiesta fu di un marchese che però dopo il furto non la volle più. I fratelli decisero così di nascondere il dipinto sotto la tavola della Taverna Garibaldi. Quando il padre scoprì la vicenda, disse ai figli di trovare un amico a cui addossare la colpa in cambio di denaro. Quell’amico fu Vincenzo Peruggia.

Un falso al Louvre?

Nella terza stanza è presente la riproduzione della Taverna Garibaldi dove sotto la tavola c’è uno specchio che mostra la Gioconda nascosta così come, a quanto narrato, sarebbe successo a quel tempo. La mostra affronta il tema del dipinto presente al Louvre. Durante l’inaugurazione del micro museo di Cadero è stato presentato il libro “Il furto della Gioconda. Un falso al Louvre?“. Nell’opera sono stati analizzati nuovi elementi della storia che confermano molte voci dei racconti tramandate di padre in figlio in Val Veddasca.

Lo stesso Vincenti ha dichiarato: «Il Museo del Louvre ha dichiarato che la Gioconda in loro possesso è l’originale ma ancora dei dati oggettivi non ha voluti trasmetterli». Del resto la mostra “Quando il Mito diventa Leggenda” nasce anche dalla mancanza di prove sulla restituzione della Gioconda da parte di Vincenzo Peruggia. Un mistero che ancora oggi affascina appassionati da tutto il mondo.

Fonte fotografia in evidenza: Facebook Museo della Gioconda in Val Veddasca

A Cadero, un “Micro Museo” dedicato alla storia della Gioconda ultima modifica: 2021-07-06T15:30:00+02:00 da Claudio Cafarelli

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