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Raccolta differenziata: Italia primo paese europeo

Italia paese simbolo nella raccolta differenziata

C’era una volta il problema dei rifiuti, delle discariche ormai sature e delle strade inondate dai sacchetti. C’era una volta appunto, perché negli ultimi anni l’Italia è riuscita a compiere notevoli passi in avanti nella gestione degli scarti urbani e industriali. Tanto avanti da diventare vero e proprio modello europeo nella raccolta differenziata, davanti a paesi come la Germania, Francia o il Regno Unito.

Una raccolta differenziata da record

Italia regina della raccolta differenziata: questo recita il Rapporto Rifiuti Urbani dell’Istituto Superiore per la Ricerca e Tutela Ambientale. Nell’ultimo anno, infatti, il bel paese è riuscito a raggiungere una percentuale altissima nel riciclo: della spazzatura prodotta oltre il 75% viene riutilizzata, con alcune città a sfiorare addirittura il 90%. Nessuno nel vecchio continente può vantare simili numeri. In Germania, da sempre vista come modello, dei rifiuti prodotti ne viene riciclato “solo” il 43%. Un po’ meglio l’Inghilterra (44%) e la Francia con 54%. La media UE è invece appena al 36%, soprattutto per (de)merito di alcuni paesi dell’est che fanno ancora uso massiccio di discariche e affini. Ma come si è arrivati a queste cifre in Italia?

Il modello italiano

Negli scorsi decenni molte città italiane hanno sofferto, in maniera quasi drammatica, il problema dei rifiuti. Discariche piene, centri di smaltimento datati e una comunità non particolarmente propensa al riciclo: un quadro decisamente sfavorevole per l’Italia. Poi qualcosa è cambiato. Nuove politiche, consorzi, incentivi e investimenti di vario genere hanno stimolato un settore fermo da tempo. Ma è cresciuta soprattutto la consapevolezza dei cittadini, che hanno fatto della raccolta differenziata la loro arma più letale nella lotta all’inquinamento. In questo modo è stato possibile facilitare il lavoro di riciclo, arrivando a raddoppiare i numeri in meno di 10 anni. E a guadagnarci non è stato solo l’ambiente. L’Italia è infatti il secondo paese europeo (dopo la Germania) in termini di fatturato e forza lavoro impiegata nei processi di raccolta e smaltimento. Certo, i problemi in alcune zone del paese sono ancora molti, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta.

Raccolta differenziata: Italia primo paese europeo ultima modifica: 2017-11-09T09:30:35+01:00 da Gabriele Roberti

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