Vi raccontiamo il viaggio dei bambini palestinesi, simboli di forza e speranza, mentre si preparano per un’esperienza che li condurrà dall’ombra di Gaza all’accogliente abbraccio dell’Italia. Accompagnati con amore dai loro familiari, questi piccoli eroi lasciano alle spalle l’ospedale italiano del Cairo, dove hanno trovato le cure di cui avevano bisogno. Ogni passo di questo cammino è segnato da una determinazione incrollabile, mentre guardano avanti con rinnovata fiducia verso un futuro di guarigione e speranza.
Il viaggio dei bambini palestinesi
Da Shayma, una piccola di soli 5 anni, che porta sulle spalle il peso di un piede amputato e l’anima segnata dal trauma, a Jana, una giovane di 12 anni che, nonostante sia costretta alla dialisi, mostra una straordinaria voglia di guarire.
Ogni bambino racchiude una storia unica e toccante. Sono loro i protagonisti indiscussi di questa straordinaria odissea, guidata con dedizione dall’Unità di Crisi della Farnesina e dall’ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni.
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Con gli occhi ancora pieni di speranza e il cuore traboccante di gratitudine verso l’Italia, i bambini affrontano con un coraggio commovente il loro viaggio.
Accolti da vari ospedali italiani, tra cui il rinomato Bambino Gesù di Roma e il prestigioso Gaslini di Genova, finalmente avranno accesso alle cure di cui hanno bisogno. Grazie al prezioso sostegno di Mezzaluna Rossa, i bambini e le loro famiglie ricevono un prezioso raggio di speranza mentre intraprendono il loro viaggio.
Un racconto di speranza
Ogni gesto di solidarietà, anche il più piccolo, come il regalo di un giocattolo per rendere più leggero il viaggio. Contribuisce, ancora, a rafforzare il legame di umanità che unisce le nazioni durante le crisi.
I feriti più gravi sono trasportati alla zona militare dell’aeroporto del Cairo tramite ambulanze, mentre gli accompagnatori e quelli meno gravi hanno viaggiato su piccoli van.
Accompagnati da una delegazione dell’Unità di crisi della Farnesina, guidata dal responsabile Nicola Minasi, insieme al personale sanitario e militare dell’Aeronautica, rappresentanti dell’ambasciata italiana al Cairo, giornalisti e operatori dei media italiani.
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In Italia, sono stati accolti finora 86 feriti e malati palestinesi, di cui 29 minori. Di questi, 24 sono arrivati con un volo militare il 19 gennaio scorso, mentre altri 62 sono giunti a bordo della Nave ospedale Vulcano, che ha recentemente fatto ritorno dal porto di Al Arish, nel Nord Sinai, dove ha operato per circa due mesi.
Vari enti del terzo settore, tra cui Sant’Egidio, Arci, Federazione Chiese Evangeliche e Caritas, hanno fornito il loro prezioso sostegno nell’accoglienza di queste persone bisognose.