Un biglietto risalente al XVI secolo è stato ritrovato in una delle colonne lignee dell’organo del Duomo Vecchio di Brescia. Il singolare rinvenimento è avvenuto durante i lavori di restauro che hanno interessato l’organo Antegnati-Serassi e gli affreschi di Girolamo Romanino.
“Era ripiegato in ben 32 parti”
Il biglietto, appartenente a un artigiano e perfettamente conservato, è stato rinvenuto nel momento in cui le ante sono state ricollocate al loro posto dopo una lunga esposizione al Duomo Nuovo. Il documento, ancora perfettamente leggibile, nonostante il passare del tempo, “era ripiegato in ben 32 parti”, come ha raccontato Giuseppe Spataro, direttore dei lavori. Lo stesso, ha commentato: “Un ritrovamento del genere è molto raro, siamo stati fortunati”.
Attenzione ai dettagli
Il biglietto risale al 1538, quando l’organo fu inaugurato, due anni dopo dalla sua realizzazione da parte di Gian Giacomo Antegnati, discendente di una nota famiglia di organari bresciani. Non è la prima volta che nel corso di restauri vengono alla luce reperti del passato. La squadra di restauratori guidata da Paolo Mariani, infatti, presta sempre grande attenzione a tutti i dettagli.
Nella frase, l’autore e l’anno di realizzazione
Sul biglietto è riportata la seguente frase: “Mi Pasì da Pasira si fat questi coloni de l’orgen del dom / El dì 12 de aprilil mili 538”. Il testo, tradotto dalla professoressa Barbara Maria Savy, docente di Storia dell’arte all’Università di Padova e studiosa del Romanino, rivela il nome dell’artigiano (Pasì di Passarano) autore delle colonne dell’organo, e la data in cui le stesse furono realizzate. Un primo restauro dello strumento musicale risale al 1826, ad opera dei fratelli Serassi. L’inaugurazione dell’attuale restauro dell’organo, in programma per il prossimo 19 novembre, si colloca nell’ambito del calendario di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023.
(Foto rappresentative, da Pixabay; Foto del Duomo Vecchio Brescia, dalla Pagina Facebook)
