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Alicudi, la più occidentale delle Eolie

Alicudi, il Porto (foto tratta da wikipedia)

Alicudi (Lipari) è la più piccola per popolazione delle Eolie, la più occidentale dell’arcipelago. Appena qualche decina di abitanti ma diverse centinaia di gradini, in pietra, che risalgono dal porticciolo per raggiungere le alte contrade. La scuola, la chiesa e tanto mare: Alicudi è l’emblema dell’essenziale. Chi abita qui, non pretende troppe comodità e, la quotidianità, è scandita da sguardi infiniti: dai suoi terrazzi si scorgono le altre isole e un mare ammaliante.

Alicudi, un paradiso in mezzo al mare

Solo qualche decina di abitanti popola l’isola tutto l’anno. Alicudi è piccola e ed è un piccolo ‘paradiso in mezzo al mare’ che guarda le coste della Sicilia. La cartina dell’isola rivela la sua forma quasi circolare. Le ripide coste risalgono velocemente verso la sommità che raggiunge i 675 metri. Alicudi è quello che emerge di un antico vulcano spento. L’abitato si concentra nella parte meridionale: qui si trova anche il Porto. È il centro in cui si concentrano i servizi principali come l’ufficio postale, un paio di botteghe e pochi altri. Ma poggiando lo sguardo verso l’alto si scorgono graziose abitazioni che si raccolgono in piccole contrade. A San Bartolo si trova la chiesa dedicata al patrono mentre l’altra chiesa dell’isola, quella della Madonna del Carmine, è a poca distanza dal Porto. Visino a San Bartolo sono sorte anche le contrade di Pianicello e Sgurbio. Contrada Tonna, invece, oltre ad essere molto caratteristica, costituisce l’abitato più ad Ovest dell’isola.

Mancando le strade, unico mezzo di trasporto è il mulo che ha sostituito l’asinello: chiunque arriva ad Alicudi deve impegnarsi a risalire con pazienza le tante scale. San Bartolo si festeggia in Agosto e in tal occasione l’isola rivede la popolazione di quasi un secolo fa, quando l’antico cono vulcanico era abitato da circa 600 persone. Traghetti e aliscafi, collegano l’isola con le altre e con la terraferma: le tratte sono quotidiane (meteo permettendo). Nonostante l’aspetto dell’isola, esiste una piccola località del tutto pianeggiante: Bazzina. Quest’ultima è raggiungibile principalmente dal mare, con l’ausilio di una piccola barca. E nonostante l’apparenza del luogo, in passato l’isola ha vissuto anche di agricoltura; oggi, invece, com’è facilmente intuibile, il turismo rappresenta una importante risorsa per gli isolani e offre ai visitatori la possibilità di scoprire un luogo meraviglioso.

La storia di ieri… e di oggi

Abitata fin dal Neolitico, la roccia che conferisce il tipico colore, non sembra turbata dalle piccole abitazioni che sono sorte nel tempo. Delle incursioni dei pirati durante il Medioevo, restano le storie leggendarie che avvolgono il Timpone delle Femmine, una fortezza naturale dove le donne erano messe al sicuro per non farle rapire. Il Porto accoglie con semplicità e ogni partenza è sempre triste: difficile non innamorarsi di tanta bellezza. Come Ericcusa ‘ricca di erica’ era nota nell’antichità: oggi, inerpicandosi sui ripidi sentieri, la macchia mediterranea restituisce non solo erica ma anche capperi, ginestre e ulivi, questi ultimi, segno del vano tentativo di ‘colonizzare’ questo ameno lembo di terra; ma la natura, si sa, è padrona di se stessa, ed oggi, a distanza di migliaia di anni, preserva la sua integrità e la sua sana bellezza. Spettacolari i tramonti ma anche il semplice orizzonte che si scioglie tra l’azzurro del mare e fra i contorni che tratteggiano le altre isole dell’arcipelago.

Alicudi, la più occidentale delle Eolie ultima modifica: 2018-10-23T09:00:55+02:00 da Giuseppe Conte

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