La benedizione Urbi et Orbi della Domenica di Pasqua. Ad impartirla è il Santo Padre, successore di Pietro sul soglio pontificio che, dopo aver presieduto la celebrazione eucaristica, dalla loggia della basilica vaticana invia il suo messaggio augurale all’urbe (Roma) e al mondo intero. Infatti urbi et orbi significa proprio all’antica Roma (urbe); mentre la parola orbi sta per mondo. per gli antichi Romani la città di Roma, Orbi significa “all’Orbe” cioè ‘mondo’.
Urbi et orbi
Si tratta di un’espressione usata in ambito cattolico su iscrizioni, bolle e altri documenti pontifici e delle Congregazioni romane. Su messaggi e benedizioni del Papa diretti ai fedeli di Roma e a quelli dell’intero pianeta. Per estensione è usata per indicare tutto ciò che riguarda il pontificato e la Chiesa cattolica; inoltre è riportata in medaglie, monete e memorie del pontificato. La locuzione Urbis et Orbis, oltre che in documenti della Santa Sede, è utilizzata anche per indicare la lingua latina (Urbis et Orbis lingua), intesa come lingua universale, di Roma e del mondo.
Oggi, Domenica di Pasqua, sul sagrato della basilica di San Pietro a Roma si svolge la celebrazione eucaristica che inneggia alla resurrezione di Gesù. A presiedere la liturgia è Papa Francesco che, al termine della messa farà il giro della piazza sulla papa-mobile per salutare i fedeli. A mezzogiorno, dalla loggia della basilica benedirà i fedeli presenti in piazza e idealmente quelli di tutto il mondo che potranno assistere alla celebrazione in diretta streaming sulla pagina Facebook di Vatican News e sul canale Youtube di Vatican Media. Una grande festa per il mondo della cristianità che esulta per la rinascita a nuova del Cristo, morto crocifisso e risorto per la redenzione dell’umanità.
(Foto archivio italiani.it)
