Il 5 settembre, a Ravenna, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aprirà l’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. In memoria del sommo poeta, è stato stilato un fitto calendario di eventi culturali, annunciati al Teatro Rasi lo scorso 30 luglio. Essi coinvolgeranno la città, l’Emilia-Romagna e l’Italia intera fino al 12 settembre 2021.
Terminato il restauro della tomba del sommo poeta
In vista dell’inizio delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante, sono stati ultimati i lavori di restauro della sua tomba. Sarà riaperta al pubblico nella stessa giornata di sabato 5 settembre, insieme al vicino Quadrarco di Braccioforte. Iniziati ad aprile di quest’anno, gli interventi di restauro sul sepolcro hanno interessato le parti lapidee, gli stucchi e gli intonaci. Eretto presso la basilica di San Francesco, nel centro della città, dove il padre della lingua italiana morì nel 1321, il tempietto neoclassico, progettato dall’architetto Camillo Morigia nel biennio 1780-81, tornerà a essere accessibile a tutti.
Per i 700 anni un programma ricco di eventi
Per celebrare degnamente il settimo centenario della morte di Dante Alighieri è stato presentato un programma ricco e articolato: “Viva Dante-Ravenna 2020/2021”. Al suo interno è prevista una lunga serie di eventi istituzionali, letterari, espositivi, performativi, didattici e di ricerca. Un programma destinato ad arricchirsi ulteriormente, che – come anticipano i promotori – include “interventi strutturali che lasceranno un segno tangibile”.
I protagonisti
Le celebrazioni inizieranno con la lettura, da parte dell’attore Elio Germano, del 33esimo canto del Paradiso. Il 12 settembre 2021, invece, si concluderanno, con il concerto del maestro Riccardo Muti, in piazza San Francesco. Quale parte integrante di un percorso di condivisione tra le città dantesche, il concerto verrà eseguito nei giorni successivi anche a Firenze e Verona. Grazie alla Fondazione Ravenna Manifestazioni, che tutto l’anno proporrà progetti internazionali di spettacolo dal vivo, si potrà assistere alla Trilogia d’Autunno, con la prima mondiale di Sergei Polunin, icona del balletto. Venerdì 11 settembre, alla biblioteca Classense, sarà inaugurata “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”, prima mostra del progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”. Domenica 13 verrà celebrato l’annuale della morte del poeta.
Ogni giorno e per sempre sarà letto un canto della Divina Commedia
Novità assoluta – come ha annunciato lo stesso sindaco di Ravenna, Michele De Pascale – sarà, a partire dal 14 settembre, presso la tomba di Dante, ogni giorno e perpetuamente, la lettura di un canto della Divina Commedia nell’iniziativa “L’ora che volge il disio”. Entro la fine di quest’anno, inoltre, sarà inaugurato il nuovo Museo Dantesco, ed entro la primavera 2021, Casa Dante, nell’attuale Casa Farini, a pochi passi dal Museo e dalla tomba.
Tra i protagonisti dei 700 anni dalla morte di Dante ci sarà anche l’Università di Bologna: in occasione del “Dantedì”, da marzo si svolgerà un evento nazionale su Dante e la poesia contemporanea, mentre dal 26 al 29 maggio un congresso porterà a Ravenna coloro che nel mondo hanno studiato il lascito dantesco. Fra le numerose iniziative letterarie, figurano anche: le “Letture Classensi”, le “Conversazioni Dantesche”, l’inedita “Notte della Poesia”.
Anche Poste Italiane darà il suo contributo per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante
Poste Italiane ha selezionato 70 piccoli comuni, collegati, a diverso titolo, alle vicende artistiche e alla vita di Dante. Si tratta di comuni con meno di 5 mila abitanti, sparsi su tutto il territorio nazionale: dall’Abruzzo alla Sardegna, passando per il Lazio e, ovviamente, per la Toscana. L’iniziativa è stata promossa per recuperare la memoria del legame, talvolta dimenticato, di Dante con i luoghi meno conosciuti della sua biografia artistica e sentimentale. Un modo per coinvolgere l’Italia intera in queste solenni celebrazioni in memoria di colui che ha reso grande la cultura italiana nel mondo.
(Foto Ravenna Cultura Pagina Facebook; Sergio Mattarella Pagina Facebook)