Dalle scuole in presenza ai ristoranti all’aperto, fino alle palestre e poi gli spostamenti tra regioni: il governo Draghi detta la road map per la ripartenza del Paese. Le misure stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni saranno contenute nel nuovo decreto, in vigore dal 26 aprile prossimo. Naturalmente l’evolversi dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus è sempre sotto stretta sorveglianza.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 15.370 nuovi casi positivi (ieri 15.943). Le vittime di oggi sono 310 ( ieri 429). I casi attualmente positivi sono complessivamente 505.308 (ieri 506.738). I dimessi guariti sono 16.484 (ieri 18.779). In isolamento domiciliare ci sono ancora 477.868 persone contagiate dal virus mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 3340. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 331.734 (ieri 327.704).
La road map della ripartenza
In zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza. In zona rossa lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50 per cento in presenza. Il nuovo decreto prevede l’istituzione di un ‘pass’ che attesti la sussistenza di una delle seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid negativo in un arco temporale da definire. E, infine, avvenuta guarigione dal Covid.
Chi ottiene il pass ha la possibilità di spostarsi liberamente in tutto il territorio nazionale e di accedere a determinati eventi, culturali e sportivi, riservati ai soggetti che ne sono muniti. Gli spostamenti saranno consentiti dal 26 aprile tra regioni gialle. Tra regioni di colori diversi lo spostamento sarà possibile con il ‘pass’, che di fatto anticiperebbe sul territorio nazionale il ‘green pass’ europeo previsto a giugno nell’Ue. Il green pass prevederà lo spostamento nei Paesi dell’Unione. In tutte le zone il coprifuoco dovrebbe restare alle 22.
A pranzo e a cena fuori, finalmente si può!
In zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all’aperto. Dal primo giugno si mangia nei ristoranti con tavoli al chiuso solo a pranzo. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. Nelle linee guida stilate dalle Regioni, e che dovranno essere vagliate dal Cts, è stato proposto un metro di distanza nei ristoranti all’aperto o al chiuso. Ciò, se la situazione pandemica lo consente, per aumentare a due laddove la condizione di diffusione del virus si dovesse aggravare.
Spettacolo e sport: avanti tutta!
Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli tornano ad essere consentiti in zona gialla all’aperto. Al chiuso gli spettacoli saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti-contagio. I musei saranno aperti in zona gialla mentre le attività fieristiche riapriranno il primo luglio. Nelle linee guida proposte dalle Regioni, si era ipotizzato almeno un metro di distanza, frontale o laterale, tra spettatori che indossano la mascherina, al cinema o al teatro. La distanza diventa di due metri qualora le disposizioni prevedano di non indossarla. Sempre dal 26 aprile saranno consentiti gli sport all’aperto mentre il primo giugno riapriranno al chiuso anche le palestre. Nelle linee guida delle Regioni è stato chiesto di regolamentare l’accesso agli attrezzi.
Ciò in modo da delimitare le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica. E, almeno due metri durante l’attività per evitare il contatto fisico. Le piscine all’aperto riapriranno il 15 maggio e la stessa data dovrebbe essere prevista per gli stabilimenti balneari. Dal primo luglio ripartono gli stabilimenti termali e i parchi tematici. Le linee guida proposte dalle Regioni chiedono prenotazioni per l’accesso alle piscine e liste da conservare almeno per 14 giorni. Oltre a postazioni che permettano la distanza di almeno due metri tra le persone.
