Il governo Draghi è al lavoro per definire gli ultimi dettagli del novo decreto Covid. In pratica, il nuovo decreto, proroga il Dpcm dello scorso 2 marzo, prevedendo misure anti-contagio più rigide dal 7 aprile e per tutto il mese. La bozza prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa: dunque nessuna zona gialla. Tuttavia le nuove disposizioni stabiliscono la possibilità di prevedere deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione.
Intanto, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, in Italia si sono registrati nelle ultime 24 ore 23.904 nuovi casi positivi (ieri 16.017). I nuovi decessi sono 467 (ieri 529); i dimessi guariti sono 23.744 (ieri 18.687). Attualmente i casi positivi, complessivamente sono 562.508 (ieri 562.832). I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 351.221 (ieri 301.451). In terapia intensiva vi sono 3.710 pazienti Covid; in isolamento domiciliare rimangono ancora 529. 618 persone contagiate dal virus.
Il nuovo decreto Covid
Avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali. Strutture pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. È quanto prevede la bozza del decreto in via di approvazione da parte del governo Draghi. La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l’esercizio della professione.
Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”. L’altro tema caldo è quello dei viaggi all’estero. L’ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute sull’obbligo di tampone e quarantena di 5 giorni, per chi va all’estero e rientra in Italia o per chi entra dall’estero in Italia, potrebbe essere prorogata fino al 30 aprile.
Riapertura scuole e scudo penale
Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese. A tal proposito, i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza. Lo prevede la bozza del decreto in discussione dal consiglio dei ministri. In zona arancione la presenza è prevista fino alla terza media e con un minimo del 50 per cento alle superiori.
Nel decreto ci sarà anche lo ‘scudo penale’ per i somministratori di vaccino, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave. “La punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio. Provvedimento emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del ministero della Salute, relative alle attività di vaccinazione”.
Nel nuovo decreto Covid lo sblocco dei concorsi
Nel decreto, infine, ci sarà una norma per sbloccare tutti i concorsi nella Pubblica amministrazione, compreso quello per i magistrati. Ciò, in relazione al via libera del Comitato tecnico scientifico verso il protocollo messo a punto dal ministero della Funzione Pubblica. Dunque potranno effettuarsi i concorsi a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all’altra, e, dove possibile “in spazi aperti”.