Ne dà notizia l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato dopo un cominciato che non lo vedeva affatto contento. La sua regione registrava in un giorno 50 nuovi casi positivi di cui 18 da un unico focolaio per la partecipazione di quattro famiglie allo stesso funerale. Un passo falso che fa arrabbiare, la fiducia nei cittadini – salvo rari casi, irreprensibili – disattesa da leggerezze che neppure hai cuore di biasimare ad alta voce (se fosse stato tuo il caro estinto? Non avresti fatto di tutto per salutarlo?) Un comunicato in minore insomma quello di D’Amato, che evidentemente si è voluto tenere il buono per il finale. Eccolo dunque, dalle sue stesse parole:
È con grande gioia che abbiamo appreso dalla Asl di Rieti della guarigione di una nonnina di 104 anni. La donna è ospite dell’Istituto Santa Lucia di Rieti e si è negativizzata. Le rivolgiamo i migliori auguri di una pronta e completa ripresa e un ringraziamento va alle suore e a tutti gli operatori sanitari che in questo periodo l’hanno assistita amorevolmente e con professionalità.
Niente male, eh? Non è ora caso di speculare sull’indebolimento del ceppo virale, né di abbassare la guardia o sentirci autorizzati a partecipare a funerali in clan. Ma il caso di felicitarsi della tempra dei nostri nonni lo è. Solo la settimana scorsa vi abbiamo raccontato di Giovanna, Giacomina e Antonina, nonnine centenarie fotomodelle in Sardegna. Insieme sui manifesti del loro comune per una bella campagna di sensibilizzazione. È di certo confortante sapere che sono così sensibili i nostri avi, ma è del tutto entusiasmante poterli credere anche forti. La notizia che ci arriva dal Santa Lucia di Rieti, tenuta in caldo dall’assessore D’Amanto, ci dà potere di credere. Che siamo più forti di quel che ci fa tanta paura. Alla salute della nonnina di Rieti allora. E alla nostra.