Piccolo e suggestivo, ammaliante e misterioso. Atrani è il più piccolo comune d’Italia, un incanto incastonato sulla roccia con un’antica struttura medievale. Vicoli, scale e case arrampicate, danno al borgo un aspetto presepiale con tante “scalinatelle” ad agevolare l’utilizzo degli spazi tra un’abitazione e l’altra.

A picco sul mare e allo sbocco della Valle del Dragone, Atrani è il borgo gemello della rinomata Amalfi, gioiello della Costiera che ogni anno attira turisti dall’Italia e dall’estero. Il centro del comune è Piazza Umberto I, nata inizialmente come ricovero per le barche dalle mareggiate. Ora il tempo lo ha trasformato in un dietro le quinte della piccola spiaggia e dello sconfinato spettacolo del mare. Un piccolo gioiello dove spicca la Chiesa di San Salvatore del Bireto, famosa perché scelta dai Duchi di Amalfi per l’investitura con l’imposizione del berretto ducale (chiamato appunto birecto).

Atrani, rifugio di Masaniello e perla della Costiera Amalfitana

Nei pressi della Chiesa, è possibile scovare la Grotta di Masaniello, che la tradizione narra essere stata rifugio del rivoluzionario. Una scelta specifica perché vicina alla casa materna. Presente anche una fontana in pietra, ma ciò che affascina è lo sbocco diretto del borgo alla spiaggia e al mare, un piccolo tesoro della natura. Nonostante la piccola superficie (0,1206 km²), sono però tantissime i luoghi da visitare presenti ad Atrani. Isolata dal traffico cittadino grazie alla sua conformazione, si arrampica lungo le salite rocciose della collina ed è costellata da giardini rigogliosi e coltivazioni di limoni.

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Atrani – Alanthebox — Travail personnel – CC0

Le innumerevoli chiese e leggende di Atrani

La Collegiata di Santa Maria Maddalena, patrona del borgo, merita particolare attenzione perché domina il paese e caratterizza lo stesso grazie alla facciata barocca e la cupola di maiolica. È eretta su un antico forte medioevale in onore dell’intercessione della Santa nella liberazione dagli invasori saraceni.

Suggestiva anche la chiesa di Santa Maria del Bando, risalente al XI sec., situata sotto la Torre dello Ziro. Basta questo per capire come il borgo si è sviluppato proprio intorno alle tantissime Chiese presenti come la Chiesa-Monastero francescana di S Rosalia, la Chiesa di San Salvatore, la Chiesa di S. Maria Immacolata e la Cappella di S. Gertrude. Nel periodo natalizio è quasi obbligatoria una visita Chiesa del Carmine, custode di un presepe del 1600.

Tra gli emblemi della storia del borgo di Atrani c’è la Chiesa di S. Michele Fuori le Mura, costruita nel 1100 e luogo dove furono deposti i corpi delle vittime della peste del 1656. Secondo la leggenda, il muro della Chiesa porta i segni della tremenda pestilenza.

L’ispirazione per Escher

Nel corso della storia sono tantissimi i personaggi rimasti affascinati da questa piccola perla della Costiera Amalfitana, dichiarata dalll’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Chi però ha letteralmente cambiato la sua vita dopo aver conosciuto Atrani, è stato Maurits Cornelis Escher, incisore e grafico olandese. L’artista si rifugiò nel borgo colpito dalla luce e le linee architettoniche presenti così come i paesaggi, vere fonti di ispirazione. Le numerose forme geometriche create dalla natura e padroneggiate dalla mano dell’uomo senza interferire e deturpare il paesaggio sono state d’influenza per le opere di Escher. L’ennesimo tratto distintivo di Atrani, uno tra i Borghi più belli d’Italia.

Fonte fotografia in evidenza: Di Luca Aless – Opera propria, CC BY-SA 3.0

Atrani, il più piccolo e incantevole borgo d’Italia ultima modifica: 2021-08-09T09:30:00+02:00 da Claudio Cafarelli

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