Mi chiamo Anna e sono russa, ma l’Italia è diventata ormai la mia seconda casa. Ho studiato e lavorato a Firenze; il paese e la gente hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore; mi sono innamorata della lingua e della cultura italiana. Seguo con angoscia quello che state affrontando in questi mesi e avrei tantissima voglia di sostenervi in qualche modo, solo che non saprei come. Ho scritto una piccola lettera all’Italia, descrivendo dieci motivi per cui me ne sono innamorata, in cui ho cercato di trasmettere tutto l’amore che ho per il vostro paese. Penso davvero che un contenuto del genere possa tirare un po’ su di morale e dare risorse per continuare a combattere; e mi piacerebbe poterlo condividere con più persone possibili. Spero tanto che ci diate un’occhiata e che lo possiate apprezzare.

Italia - primo piano di Anna

1) La bellezza della natura

Non è un caso che l’Italia sia uno dei paesi più visitati del mondo. Abbracciata dal mare, abbellita dalle montagne, dalle colline e dai laghi, immersa nel verde; dal verde chiaro degli ulivi, quello più scuro dei pini al verde cupo dei cipressi, è di una bellezza sconvolgente. Viaggiando da regione a regione cambiano i paesaggi e ciascuno rappresenta qualcosa di diverso e irripetibile. Vivendo in Toscana in un giorno si può organizzare una giornata al mare, oppure, impiegando lo stesso tempo, andare a sciare in montagna, a passeggiare in un parco naturale oppure per le colline. È incredibile che all’interno di un paese si siano formate le condizioni per fare attività per tutti i gusti, e sempre a portata di mano.

2) La bellezza creata dall’uomo

Fianco a fianco con lo straordinario dono della natura va la capacità dell’essere umano di non rovinare la bellezza naturale, ma di essere riuscito a far convivere l’architettura con la natura in modo armonioso. A differenza di tanti luoghi dove l’attività umana distrugge completamente l’armonia intrinseca di un posto, palazzine di tre quattro piani di colori caldi con le tapparelle si inquadrano perfettamente nell’ambiente circostante, per non parlare di tetti di tegole rosse, di palazzi e di chiese, di capolavori storici di una bellezza inconfondibile. Insieme alla capacità di creare possedete anche la capacità di preservare e di custodire la propria storia. Non è forse impressionante il fatto che l’Italia vanti il maggior numero di patrimoni dell’UNESCO nel mondo? Non è forse clamoroso che Roma abbia una storia che risale a quasi tremila anni fa, e possiamo ancora toccarla e contemplarla dal vivo? Non è forse incredibile che Firenze, come tante altre grandi città, nel suo centro storico sia rimasta intatta, figuriamoci i piccoli borghi medievali, dove il tempo sembra si sia fermato. 

3) Le tradizioni

Mi piace che la famiglia è considerata una cosa sacra, che i figli hanno spesso rapporti molto teneri con i loro genitori. Mi piace il fatto che ci siano tante tradizioni regionali che contano molti secoli, i carnevali, oppure, per dire, il calcio storico fiorentino o il palio di Siena. Penso che essere fedeli alle proprie tradizioni, a meno che non siano appunto antiquate e inibitorie, ormai fuori luogo, significhi mantenere il legame con le proprie radici, perdendo le quali si rischia di smarrire anche la propria identità.

4) La mentalità

Il popolo italiano è conosciuto nel mondo per la sua espressività. Cresciuta in Russia, dove molto spesso questa caratteristica manca, sono affascinata dalla vostra capacità di esprimere sentimenti, pensieri e stati d’animo non solo tramite parole, ma anche tramite gesti e intonazione. Abbinata all’abitudine di parlare tanto e di tutto e all’apparente vitalità, l’espressività aggiunge alla bellezza naturale e a quella architettonica anche la bellezza di un popolo emotivamente aperto e vivo. Un’altra cosa che mi ha colpita da subito sono l’accoglienza e l’essere affabili e aperti. L’accoglienza si percepisce dai primi momenti, quando al controllo passaporti ti salutano con un sorriso; e ti accompagna sempre, che tu vada a una cena o semplicemente a prendere un caffè in un bar. 

5) La lingua

Sarebbe banale dire che l’italiano è una delle lingue più belle del mondo (e la più bella in assoluto per me). Vorrei soffermarmi su altri aspetti, oltre alla sua evidente bellezza e musicalità. Per me è una lingua che più di tante altre (personalmente ne ho studiate sette) favorisce l’espressione dei sentimenti. La lingua viene formata dalla gente che la parla; e l’espressività degli italiani ha fatto sì che la lingua diventasse emotivamente ricca. Il linguaggio racchiude parecchie sfumature relative ai sentimenti, alle emozioni e all’atteggiamento. Ad esempio, non tutte le lingue permettono di esprimere amore in almeno due modi diversi: ti amo e ti voglio bene. E quante parole possiamo usare per comunicare che siamo arrabbiati? A bruciapelo ne potrei nominare almeno nove, ovviamente di un peso semantico differente: rabbia, ira, collera, indignazione, risentimento, furore, furia, sdegno, esasperazione. Figuriamoci il congiuntivo, una costruzione che si può usare per esprimere la propria attitudine o grado di certezza. Quindi oltre a essere una bellissima lingua, l’italiano è anche letteralmente comodo per comunicare e potersi esprimere.

Italia - Anna seduta su un ponte

6) La cultura (o meglio le culture)

Della cultura italiana si può parlare all’infinito. Architettura, letteratura, storia, arte… Ci vorrebbe una biblioteca intera per descrivere tutto quello che l’Italia ha dato al mondo. Uno che arriva in Italia per la prima volta viene atterrito dall’arte che lo circonda: palazzi storici, musei, ponti e torri, capolavori sculturali e artistici. L’impatto visivo viene raddoppiato da quello auditivo: che tu vada al teatro ad ascoltare opera, che prenda conoscenza della musica italiana, oppure che senta in giro la lingua, musicale di per sé. Però la cosa più bella che mi stupisce sempre è la diversità culturale. Ciascuna delle venti regioni dà qualcosa di unico nel quadro culturale nazionale, che si tratti di tradizioni regionali; di dialetti che molto spesso sono difficilissimi da capire a meno che uno non li conosca; di cucina; di diversi modi di vivere. Ogni regione, contrassegnata da una sua storia particolare, arricchisce a modo suo il panorama culturale generale, rendendolo espressivo, di grande impatto, che si imprime nella memoria.

7) La musica

La musica fa parte della cultura, ma per me va anche considerata separatamente. Per non parlare della musica classica italiana che è famosa in tutto il mondo. Il mio primo approccio alla musica italiana è passato attraverso Celentano, Pupo, Ricchi e Poveri – tutti famosi in Russia già dagli anni ’80. Poi ho scoperto e amato De André, De Gregori, Battisti, Dalla e, soprattutto, Battiato. Le loro canzoni riescono a entrare profondamente nel cuore, ma hanno anche una caratteristica che oserei chiamare “italianità”. Musicisti del genere sono così autentici e genuini che tramite la musica che fanno trasmettono al mondo i gioielli più belli dell’anima italiana. Io apprezzo ovviamente la musica di tutti i popoli da tutti i paesi… Ma chi se non gli italiani può parlare in un modo così bello d’amore? Dell’amore felice o quello infelice, di quello reciproco e non reciproco… Chi può parlare in una maniera così incredibile di tutto quello che si ritrova intorno, chi ne può fare una musica del genere è un testo del genere? La lingua più bella del mondo e le vocalità straordinarie entrano in armonia con la musica che proviene dall’anima e insieme fanno dei capolavori fantastici.

8) La cucina

La cucina è forse la prima cosa che viene in mente quando si parla dell’Italia. La pizza e la pasta hanno conquistato il mondo, però purtroppo le conoscenze della cucina italiana più volte si limitano a questi piatti diffusissimi. Invece la cucina italiana è multiforme e raffinata. Risotti, formaggi e carni; dolci incredibili. Qua entrano sempre in gioco i vantaggi della diversità culturale e ogni regione apporta qualcosa di delizioso a modo suo. Notevole è la qualità delle materie prime. Mentre in alcuni paesi si usano eccessivamente le spezie, il sale e salse varie per intensificare il sapore; la semplicità di alcuni piatti italiani non li appiattisce, perché essendo i prodotti buoni e di qualità di per sé, non hanno bisogno di essere mascherati.  Attraverso il rapporto che avete con il cibo si vede quanto è importante per voi godere della vità: ciò che per molti altri non è altro che un fabbisogno, voi sapete trasformare in un’arte che si può assaporare, che può diventare un piacere sublime.

9) La distanza e gli spazi

Sarà che provengo da Mosca, che è una città enorme, ma avverto sempre un’influenza molto forte della distanza sulla mentalità. L’Italia è più piccola, le città sono più piccole e più compatte, molte strade sono strette. La prima cosa che notai a Roma e a Firenze era lo spazio tra i tavoli in molti ristoranti, la sua quasi assenza; e il modo di parcheggiare che dapprima mi sembrò assurdo: quante volte mi è capitato di vedere uno infilarsi tra due macchine in uno spazio ristretto senza lasciare nemmeno venti centimetri di distanza e dare una bella botta alla macchina dietro, forse anche più di una volta. La distanza fisica influisce su come viene organizzata la vita sociale, cioè secondo me la gente viene “costretta” a stare l’uno più vicino all’altro, e dalla vicinanza fisica nasce col tempo quella psicologica. In Italia ho ritrovato questa cosa che mi è sempre mancata in Russia – la distanza psicologica tra le persone è diversa. È più facile conoscere qualcuno per strada, stabilire dialogo con uno sconosciuto. Le persone sembrano meno isolate le une dalle altre; si sorride di più, ci si parla su più; si scambia di più; sembra di appartenere a qualcosa di più grande invece che essere soli. 

10) Il sole

Può sembrare un particolare insignificante o una cosa scontata, ma il sole ha un impatto enorme non solo sul clima, ma sulla mentalità. Per uno che sei mesi all’anno vive praticamente senza sole, la differenza è incommensurabile. L’Italia è un paese baciato dal sole, e questo si vede dalla natura che gli è riconoscente e dalle persone che rispecchiano questa luce, irradiandola. 

Cara Italia, spero nella tua rapida guarigione, così ci potremo rivedere presto, ti voglio bene .

Anna

Cara Italia, spero guarirai presto così ci potremo rivedere. Ti voglio bene. Anna ultima modifica: 2020-05-10T17:00:00+02:00 da Redazione

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