Emergenza Covid, risalgono i contagi rispetto agli ultimi giorni; intanto gli esperti dicono che gli anticorpi dei guariti rimangono nel sangue per sei mesi. Sui contagi odierni, il ministero della Salute rende noto che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 13.189 nuovi casi positivi. Ieri i test positivi erano stati 9.660. Le vittime di oggi sono 476 (ieri 499). I dimessi guariti sono 15.748 mentre complessivamente i casi positivi sono 434.722, 3.043 in meno rispetto a ieri.
Gli anticorpi dei guariti
In circa l’88 per cento delle persone guarite dal Covid-19, gli anticorpi nel sangue rimangono per 6 mesi. Lo indica lo studio condotto dalla biobanca britannica Uk Biobank, una delle più grandi al mondo per gli studi sul Covid. La biobanca britannica ha analizzato i campioni biologici di quasi 1700 persone, come segnala la Bbc. La Uk Biobank ha raccolto sangue, urina, campioni di saliva, dati genetici e esami di cuore e cervello di circa mezzo milione di persone. Uomini e donne che hanno acconsentito a far analizzare le loro informazioni per aiutare la ricerca medica.
Quasi 20mila di questi volontari hanno fornito un campione di sangue ogni mese tra il 27 maggio e il 4 dicembre scorso. Di questi, 1699 sono risultati positivi agli anticorpi al Sars-Cov2 in questo periodo, indicando un’infezione passata. Molti di loro erano già risultati positivi al Coronavirus nel primo mese dello studio, ribadendo quindi che il contagio fosse avvenuto nella prima ondata pandemica. Sei mesi dopo, è così emerso che l’88 per cento di loro aveva ancora gli anticorpi al virus rilevabili nel sangue. Ciò, ha confermato quanto osservato in studi più piccoli condotti sugli operatori sanitari.
I sintomi dei malati di Covid
L’indagine ha mostrato anche i sintomi più ricorrenti vissuti dai malati: il 26 per cento ha avuto tosse, il 28 per cento febbre, il 43 per cento ha perso gusto o olfatto. Mentre il 40 per cento non ha avuto nessuno di questi sintomi e il 20 per cento è stato asintomatico. Nel gruppo di chi aveva gli anticorpi al Sars-Cov2, il 13 per cento era under30, mentre il 6,7 per cento aveva più di 70 anni.
“Anche se non possiamo essere certi di come la presenza degli anticorpi sia collegata all’immunità – commenta Naomi Allen, responsabile scientifico della Uk Biobank – i risultati suggeriscono che le persone possono essere protette da una nuova infezione per almeno 6 mesi dopo la prima. Un follow up più lungo ci permetterà di determinare quanto dura questa protezione”.
