Tutti lo attendono, ma non tutti lo faranno? Di cosa stiamo parlando? Del vaccino anti Covid. In questi giorni in cui la ricerca sta compiendo passi da giganti e si ipotizzano le prime dosi in commercio in poche settimane, non saranno in molti a farlo. Ci sono infatti gli scettici, quelli che preferiscono fare un passo indietro e concedere ad altri il “privilegio” di una vaccinazione. E allora il governo pensa già a come mappare la popolazione vaccinata. Come? Attraverso un patentino speciale che sarà assegnato a chi si vaccinerà.
Patentino per i vaccinati, un sito per il tracciamento
L’ipotesi è stata lanciata dal commissario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri. “Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire – ha detto Arcuri – la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto”. Un tracciamento che coinvolgerà il ministero della Salute, che avrà il compito di stabilire i dettagli di questa sorta di “certificato di vaccinazione”. E’ comunque certo che le prime dosi di vaccino saranno disponibili per le persone più esposte al rischio Covid, come il personale sanitario, le forze dell’ordine e le persone fragili.
L’obiettivo è la “protezione di gregge”, per questo servirà il patentino
Il tracciamento attraverso questo patentino servirà a stabilire una sorta di “protezione di gregge”. Infatti con ogni probabilità la vaccinazione funzionerà come quella per l’influenza stagionale. Aperta cioè ad alcune categorie e fasce di età, fragili e soggetti anziani. Ma per raggiungere la protezione di gregge sarà necessario che a fare i vaccini sia un’ampia fascia della popolazione. Da qui la necessità di avere un patentino, che certifichi la vaccinazione.
I primi vaccini a disposizione
Con ogni probabilità il primo vaccino sarà quello di Pfizer “con 3,4 milioni di dosi – ha chiarito Arcuri -che arriveranno nella seconda metà di gennaio per vaccinare 1,7 milioni di italiani visto che serviranno due dosi”. E poi altre dosi per vaccinare gran parte della popolazione italiana entro settembre. Di certo per il momento non ci sarà l’obbligo di vaccinarsi. Ma sembra concreta l’ipotesi del patentino, un certificato speciale, di immunità. L’obbligo non ci sarà perché sono ancora molti a esprimere dubbi sul vaccino. Perché i tempi per trovarlo, crearlo, testarlo, sarebbero stati troppo brevi.
Oltre ai vaccini occorrerà reperire anche tutto il materiale necessario, come le siringe. Nei giorni scorsi il ministero della Salute avrebbe inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi necessari per la vaccinazione. “Confido che lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta – ha aggiunto Arcuri- per acquistare siringhe, aghi e altri accessori indispensabili a garantire la somministrazione. Sarà un acquisto molto corposo e un po’ articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Auspico di essere in possesso delle siringhe prima di avere le dosi”.