Cieli tersi, aria respirabile, animali di ogni specie che camminano per le strade delle nostre città. L’Etna che sbuffa il suo fumo in un cielo che non è mai stato così pulito. Un quadro che in qualche modo rasserena. Ma è davvero una buona notizia? Cosa sta accadendo al nostro pianeta? Mentre si stabilizzano, almeno in Italia, i dati sui contagi da coronavirus, questa pandemia sembra aver avuto un effetto positivo sulla nostra atmosfera. E quale occasione migliore per parlare di questo proprio oggi: il 22 aprile è l’Earth day, la giornata della terra, una delle più importanti celebrazioni a livello mondiale.

Il pianeta - l'Etna si vede meglio con il cielo limpido
Una spettacolare veduta dell’Etna in Sicilia

Secondo recenti studi pare che si sia registrato negli ultimi mesi un netto calo delle emissioni di gas ad effetto serra. Vuol dire che l’inquinamento diminuisce e l’aria diventa davvero più respirabile. Ma ci si chiede: tutto questo quanto durerà. E soprattutto veramente la natura si sta risvegliando proprio adesso che l’uomo sta male? Proviamo a capire qualcosa in più.

Il pianeta e gli effetti del coronavirus

Quando tutto ha avuto inizio in Cina, hanno fatto subito notizia le immagini diffuse dalla Nasa che inquadravano il continente dall’alto. Mostravano il cambio di colore del cielo da giallo ad azzurro. Aria più pulita, quindi, più respirabile, dovuta probabilmente, allo stop imposto alla maggior parte delle industrie e fabbriche cinesi per contenere la diffusione del contagio. Situazione simile anche in altri continenti del pianeta.

Il pianeta - alcuni cervi seduti sull'erba

E hanno fatto il giro del web le immagini che hanno mostrato le acque di Venezia improvvisamente limpide o i numerosi animali che hanno invaso le strade delle grandi città. Dal Sudamerica, passando per Londra, Parigi, e altre grandi città: animali in giro per le strade a riappropriarsi dei parchi e della natura. Così viene da dire: la pandemia ha fermato l’uomo, ha chiuso fabbriche, ci ha costretti a non utilizzare più l’auto, per non parlare degli arei. La terra torna a respirare e la natura si riprende i suoi spazi.

I dati sull’inquinamento dicono però tutt’altro sul pianeta

Ci si potrebbe quindi illudere che la pandemia possa davvero aver fatto bene al nostro pianeta. Certo che si; ma non basta. A quanto pare, infatti, nonostante quattro miliardi e mezzo di persone stiano chiuse in casa da mesi ormai, il lockdown dovrebbe durare ancora a lungo per vedere degli effetti duraturi. Infatti in base ai dati di un recente studio riportato dall’associazione inglese “Carbon Brief”, alla fine dell’anno, le emissioni di anidride carbonica caleranno del 5,5%. Ma per poter mantenere il riscaldamento globale a +1,5°C bisognerebbe arrivare al -7,6%.

Il pianeta - le acque limpide di una Venezia deserta
I canali di Venezia deserta in questi giorni di emergenza

Almeno questo servirebbe per poter rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, siglato nel 2015. Infatti il rapporto Emission Gap dell’UNEP il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente parla chiaro: per limitare la crescita della temperatura media globale ad un massimo di 1,5 gradi centigradi, alla fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali, il calo dovrebbe essere pari al 7,6%, nei prossimi dieci anni. “La concentrazione di CO2 nell’atmosfera – riporta Carbon Brief – e la temperatura media globale continueranno ad aumentare finché le emissioni annuali nette non verranno azzerate. Qualsiasi riduzione si otterrà nel 2020 per il coronavirus avrà un impatto soltanto relativo”.

Un impegno in più per rispettare l’ambiente: spetta all’uomo fare la sua parte

Cosa resta da fare allora per mantenerci su questi parametri. Secondo l’associazione inglese servirebbe un cambiamento profondo nei nostri sistemi economici, nei nostri modelli di sviluppo e nelle nostre abitudini di consumo. Un cambiamento che però duri a lungo. Il rischio è che quando torneremo alla normalità, si assista nuovamente ad un crollo dell’ecosistema e tutto ciò che inconsapevolmente l’uomo fa fatto per salvaguardare il pianeta sarà vanificato.  Spetta a ciascuno di noi, quindi, fare la nostra parte. Avere più cura dell’ambiente a cominciare dalle piccole cose. I risultati arriveranno e allora solo così si potrà davvero parlare di svolta.

Earth day. Il pianeta guarisce perché noi stiamo male? ultima modifica: 2020-04-22T09:00:00+02:00 da Federica Puglisi

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