Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è ad Auschwitz nell’ambito della sua visita ufficiale in Polonia. Il capo dello Stato dopo aver visitato il museo di Auschwitz partecipa alla tradizionale Marcia dei vivi in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Per questa ricorrenza nel campo nazista sono presenti migliaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo. C’è anche una delegazione di tre scuole superiori italiane. Sergio Mattarella è accompagnato nella sua visita dalle sorelle Bucci, tra le poche testimoni ancora in vita dell’orrore compiuto dai nazisti nei campi di concentramento.
La marcia dei vivi di Auschwitz
“Un luogo dell’orrore”, così Mattarella ha definito i padiglioni del campo nazista. Nel corso della visita il capo dello Stato si è trattenuto in raccoglimento davanti al muro della morte dove venivano fucilati i prigionieri. Le scolaresche in viaggio con Mattarella ad Auschwitz sono quelle del Liceo Scientifico-Classico-Scienze umane Leonardo da Vinci di Terracina (Latina), Liceo Classico Rinaldini – Ancona, Liceo G.A. Pujati – Sacile (Pordenone).
Visita di Stato in Polonia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in visita di Stato nella Repubblica di Polonia già da qualche giorno e vi rimarrà fino a domani, 19 aprile. Al suo arrivo a Varsavia ha incontrato il personale dell’Ambasciata d’Italia e una rappresentanza della collettività italiana. Il capo dello Stato è stato accolto al Palazzo Presidenziale dal presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. Per l’occasione Mattarella ha deposto una corona al Sacello del Milite Ignoto. Domani, mercoledì 19, il capo dello Stato terrà una prolusione all’Università Jagellonica di Cracovia e deporrà una corona sulla lapide commemorativa dei fatti del 6 novembre 1939. Una data funesta e da ricordare ai posteri in quanto la Gestapo arrestò con l’inganno tutti i docenti e gli assistenti dell‘Università jagellonica e dell’Accademia mineraria. Complessivamente 186 persone che vennero tradotte nel campo di concentramento di Sachsenhausen dove molti di loro trovarono la morte.
(Foto in evidenza quirinale.it)
