Chi non ha mai sentito parlare della ceramica di Grottaglie alzi la mano. Per scovare questa piccola cittadina pugliese, culla della lavorazione della ceramica, bisogna voltare lo sguardo verso l’alto. Proprio lassù, tra le colline della Murgia che si estendono da Matera a Taranto, si cela la suggestiva Grottaglie.
Le bellezze di Grottaglie
Sarebbe riduttivo parlare solo di ceramiche davanti a tanta bellezza: Grottaglie offre paesaggi sensazionali. A lato del Monte Fellone, sulla quale cima nasce la città, sorge la gravina del Fullonese. Si tratta di una sorta di canyon tutto italiano, lungo circa un chilometro e profondo 40 metri. Al suo interno è presenta una serie di grotte incavate nella roccia, dove si svilupparono i primi insediamenti già a partire dall’età del Ferro.
Qui è possibile inebriarsi degli odori di una ricca vegetazione composta da timo, malva e cardi. Nella gravina è visitabile anche un’antichissima chiesa rupestre del V secolo, dedicata agli apostoli Pietro e Paolo. In prossimità del quartiere delle ceramiche è possibile ammirare il castello Episcopio risalente al XIV secolo. Nel corso degli anni fu ampliato e rimaneggiato, e si caratterizza per una particolare facciata in stile barocco. Tutt’oggi è il centro delle attività culturali di Grottaglie: ad esempio tra le sue mure va in scena la famosa mostra della ceramica e la mostra del presepe.
La ceramica di Grottaglie: arte senza confini
Risalendo la china della collina, non si potrà fare a meno di notare il quartiere delle botteghe, fulcro dell’artigianato locale. Le botteghe sono un tutt’uno con il territorio: quasi tutte hanno luogo in ambienti ipogei, ovvero spazi ricavati da cavità naturali. Questi sono stati riadattati per contenere torni, e tutto il necessario per creare le celebri ceramiche di Grottaglie.
Il tesoro della cittadina in provincia di Taranto è rappresentato proprio dal suo terreno ricco di argilla. Questo minerale è la fonte primaria per la creazione di manufatti in ceramica. Gli artigiani grottagliesi si tramandano di generazione in generazione una tradizione lunga secoli: i primi manufatti risalgono addirittura al XVII secolo. Nonostante la tradizione ceramica interessi tutta la Puglia, Grottaglie occupa un posto di rilievo: è l’unica zona della regione ad essere protetta dal marchio D.O.C. È stata anche inserita nella lista delle 28 città della ceramica italiana.
I manufatti
Tra le ceramiche di Grottaglie spiccano i famosi “bianchi“. Consistono in oggetti finemente decorati con uno smalto bianco, che dona un tocco di perfezione ed eleganza sublime. E come scordare il classico “pumo“? È il simbolo della ceramica pugliese, e nella sua creazione gli artigiani si sbizzarriscono.
La sua tipica forma che appunto ricorda un “pomo” è soggetta alla fantasia dell’artista. Ognuno lo decora secondo il proprio stile e la propria visione d’arte. I ceramisti di Grottaglie, proprio nel solco della tradizione, si adoperano anche nella fabbricazione di prodotti di carattere rustico e di uso comune. Ne sono una dimostrazione gli enormi capasoni, le anfore destinate a contenere il vino e l’olio, altri due simboli delle produzioni locali pugliesi. Le ceramiche di Grottaglie varcano i confini della Puglia: sono oggetti apprezzati in tutta Italia, e anche all’estero, dove tengono alta la bandiera del “made in Italy“.