La Domus Tiberiana, nel Parco archeologico del Colosseo, è stata riaperta al pubblico dopo circa 50 anni. La sua chiusura si era resa necessaria per i gravi problemi strutturali che ne avevano messo in pericolo la solidità. In questo lungo arco temporale sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione che hanno consentito la messa in sicurezza dell’edificio. E’ stato pertanto possibile scandagliare il terreno circostante, alla ricerca di preziosi manufatti risalenti all’epoca dell’Impero Romano.
Il primo palazzo imperiale di Roma
La Domus Tiberiana è il primo palazzo imperiale di Roma. Costruita sul colle Palatino, è risalente all’epoca dell’imperatore Tiberio, vissuto nel I secolo d.C. L’edificio è maestoso e si affaccia sulla valle del Foro Romano. Fu Caligola, successivamente, a farlo ampliare verso il Foro. Domiziano, invece, lo fece restaurare e arricchire di un ingresso monumentale, dotato di grandiose arcate. I restauri hanno permesso di ritrovate tantissime testimonianze della vita passata. Tutto ciò che è venuto alla luce: reperti in ceramica, vetro, metallo, statuette e decorazioni, sono stati utilizzati per l’allestimento museale e per raccontare come si svolgeva la vita all’interno del palazzo.
Riaperti i percorsi che dal Foro Romano conducono al Palatino
Con l’apertura della Domus Tiberiana sono stati riaperti i percorsi che dal Foro Romano, attraverso la rampa di Domiziano e gli horti farnesiani, conduce in cima al Palatino. In questo modo, il visitatore che entra nel palazzo percorrendo la via coperta conosciuta come Clivo della Vittoria, avrà la percezione dell’antico cammino percorso dall’imperatore e dalla corte per raggiungere la grandiosa residenza privata.
Imago Imperii, l’allestimento museale che ne racconta la storia
L’apertura della Domus Tiberiana ha inoltre coinciso con l’inaugurazione di un allestimento museale straordinario, dal titolo Imago Imperii. Curato da Alfonsina Russo, Maria Grazia Filetici, Martina Almonte e Fulvio Coletti, con l’organizzazione di Electa, esso si articola nei 13 ambienti aperti lungo il percorso, con l’ambizione di raccontare la storia del monumento dalla sua nascita fino a oggi.
(Foto: Il Sapere Storico, Pagina Facebook)
