Viene dal profondo sud Italia il miglior vino dolce. La Fondazione italiana sommelier ha conferito il premio quale miglior vino dolce d’Italia al Passito di Pantelleria di Cantine Pellegrino. L’Oscar per la categoria conferito al Nes 2020 prodotto dalla cantina, premio che si aggiunge ai tanti riconoscimenti ricevuti in questi anni. E che confermano i grandi risultati raggiunti nelle varie categorie dei vini bianchi e rossi.
“È grazie alla forza e al lavoro eroico dei nostri 350 conferitori che la Pellegrino è oggi leader del mercato nella produzione di vini di Pantelleria – ha sottolineato Benedetto Renda, presidente delle Cantine -. Nel 2021 abbiamo dotato la Cantina del più grande impianto fotovoltaico privato ad energia rinnovabile. Attualmente l’unico al servizio di un’attività produttiva sull’isola. Questo permette all’azienda di produrre una quota di energia da fonti rinnovabili. Tale da essere quasi autosufficiente, tutelando questo ambiente fragile e meraviglioso di cui intendiamo preservare intatta la bellezza. Una scelta che significa tradurre in azioni concrete la parola sostenibilità, nello spirito che da sempre anima Cantine Pellegrino”.
La produzione del passito a Pantelleria
Sono tanti i pregiati vini che la Cantina Pellegrino produce nell’isola di Pantelleria. Dall’Isesi, elegante vino bianco Pantelleria Doc, al Moscato Pantelleria Doc e al Passito Pantelleria Doc. E’ qui che tra i vigneti ad alberello, patrimonio Unesco, viene coltivata l’uva zibibbo. La produzione dura per molti mesi, con un lungo processo di appassimento naturale su graticci, al sole al vento, soprattutto nei mesi estivi. Fino a ricavare il passito e in particolare il Nes, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento. Ed è proprio Pantelleria, la perla del Mediterraneo, l’anima di questo vino. La produzione nasce da un lavoro faticoso di attesa e costanza.
“Credo che questo premio sia il risultato di anni di esperienza in questo territorio così peculiare -aggiunge Nicola Poma, uno dei tre enologi della cantina -. La conoscenza del terroir maturata in tanti anni ci ha guidato nella selezione delle migliori uve a varie altitudini ed esposizioni, dalle zone costiere a quelle di alta collina. La scelta degli acini più pregiati dal punto di vista olfattivo e gustativo, unita all’utilizzo sapiente delle tecniche di appassimento naturale, regala al Nes quella straordinaria freschezza ed aromaticità che sono alla base di questo riconoscimento“.
Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook delle Cantine Pellegrino
