Il Progetto Plasma Iperimmune, lanciato da Avis Lombardia lo scorso giugno ha già prodotto buoni risultati. Negli ultimi 6 mesi sono state infatti raccolte più di 2.200 sacche di plasma iperimmune per aiutare i malati di Covid-19 ricoverati negli ospedali della regione. La metà di queste provengono dai donatori Avis, mentre le altre provengono dalle unità trasfusionali degli ospedali. È quanto emerge dal rapporto di Avis Lombardia, esposto dal presidente Oscar Bianchi, durante la conferenza stampa del 20 novembre, in cui sono intervenuti anche il direttore Sanitario Avis di Bergamo, Barbara Giuissani, il direttore Sanitario Avis di Brescia, Germana Zana, il direttore Sanitario Avis di Cremona, Riccardo Merli, e il direttore Sanitario Avis Lombardia Giuseppe Cambiè.
L’Avis Lombardia ha fatto il punto della situazione del Progetto Plasma Iperimmune in tre delle città più colpite nella prima ondata: Brescia, Bergamo e Cremona. Nella prima, su 35% donatori periodici, soltanto il 2,5% di essi è risultato essere idoneo per il progetto. A Bergamo invece, su gli oltre 1400 donatori abituali, il 22% di essi ha sviluppato gli anticorpi. Il 40% tra gli immunizzati è risultato poi idoneo alla donazione di plasma iperimmune. Infine a Cremona nel 15% dei donatori abituali è stato riscontrato un titolo anticorpale elevato, valido per la donazione.
Progetto Plasma Iperimmune Lombardia: come avviene la donazione
La donazione di plasma iperimmune è su base volontaria ed è indirizzata a chi è già guarito dal Covid-19 (da non troppo tempo). Se durante la prima donazione si risulta idonei (quindi con titolo anticorpale elevato), nel primo mese si potranno effettuare due donazioni nel centro prelievi di riferimento, a 14 giorni di distanza l’uno dall’altro. Dopo 6 mesi sarà possibile effettuare nuovi test per valutare se sia possibile effettuare nuove donazioni. Le sacche di plasma raccolte saranno quindi inviate alle strutture trasfusionali regionali e poi all’industria farmaceutica per la lavorazione.
La Lombardia è stata la regione italiana più colpita dall’emergenza Covid-19 e, attualmente, il numero dei contagi continua ad essere molto alto. Proprio per questo motivo, l’Avis Lombardia continua a lanciare il proprio appello ad ogni possibile donatore che con il proprio plasma iperimmune può dare una mano alla lotta contro questo virus ancora troppo forte e letale.