Una scoperta eccezionale quella avvenuta pochi giorni fa nel cuore di Roma, dopo anni di scavi, di un edificio che coincide con quello che doveva essere il Teatro di Nerone dove l’imperatore si esibiva con le sue opere poetiche e canore.
L’antico teatro di Nerone
Di questo edificio, il Theatrum Neronis, risalente al I secolo d.C., ne avevano parlato anche nelle loro opere anche Plinio, Svetonio e Tacito descrivendolo con dovizia di particolari. I grandi autori latini riportano che Nerone fece costruire un grande teatro dove si cimentava nelle sue esibizioni poetiche, canore e musicali.
Finora non ne era mai stata trovata alcuna traccia.
La struttura
Nel cortile del palazzo a pochi passi dal Vaticano, al centro di Roma, sono state rinvenute due strutture in opus latericium che si affacciavano su un cortile aperto forse circondato da un portico. Gli edifici risalgono all’età giulio-claudia come evidenziato anche dalle date sei bolli laterizi trovati sui mattoni.
La prima struttura presenta una pianta a emiciclo, con ingressi radiali e scale e pareti, e coincide con la cavea del teatro, dove si trovavano le gradinate per il pubblico. La scaenae frons era orientata verso ovest.
L’apparato decorativo è di tipo ionico e dai resti si deduce che era rivestito di marmi bianchi e colorati e di stucchi ricoperti da foglia d’oro, come nella famosa Domus Aurea di Nerone.
Il secondo edificio, invece, perpendicolare al primo, era adibito a funzioni di servizio.
Il ritrovamento
La scoperta è avvenuta in seguito alla campagna di scavi archeologici, iniziati nel 2000, condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma nel cortile e nei giardini di Palazzo della Rovere, sede dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
I resti riguardano la parte sinistra della cavea a emiciclo, le decorazioni a stucco e foglia d’oro, colonne lavorate con marmi pregiati e alcuni ambienti utilizzati come depositi di costumi e scenografie. Scoperti anche gli Horti di Agrippina; qui Caligola aveva fatto costruire un grande circo per le corse dei cavalli, e successivamente Nerone il teatro.
Ritrovati anche monete, utensili in osso lavorato, vetro e ceramica.
L’indagine archeologica, che è ancora in corso, ha restituito reperti eccezionali che vanno dalla tarda età repubblicana al XV secolo, comprendendo dunque anche l’epoca medievale.
La Sovrintendenza e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme stanno lavorando assieme alla realizzazione di un progetto che permetta di valorizzare gli scavi e di renderli almeno in parte fruibili; alcuni degli oggetti ritrovati saranno esposti all’interno del Palazzo della Rovere.
foto copertina da Pixabay
