Avrebbe compiuto 100 anni proprio il 23 gennaio il creatore della Coppa del mondo, l’artista Silvio Gazzaniga. Un vero e proprio orgoglio italiano, che ha legato per sempre al suo nome e quindi al nostro paese, questo trofeo che per anni ha fatto il giro del mondo accompagnando le vittorie dei grani campioni che se la sono aggiudicata. E di recente nel 2006 anche all’Italia, nel suo ultimo mondiale vinto in Germania.
Gazzaniga, il grande scultore milanese
Lo scultore milanese è divenuto celebre per aver realizzato con le sue mani il trofeo della Coppa del mondo FIFA. La vita professionale di questo scultore italiano cambia, infatti, nel 1970. Dopo che la coppa Rimet per la terza volta vinta dal Brasile, da regolamento resta alla nazionale brasiliana, ne serve una nuova. E allora che Gazzaniga partecipa ad un concorso internazionale indetto dalla Fifa. Si racconta che Gazzaniga avesse realizzato il bozzetto chiudendosi nel suo studio per una settimana. Prepara un modello in plastilina, poi un calco in gesso. Quella di Gazzaniga viene scelta su 53 proposte.
Il significato della coppa è l’esultanza, la gioia, la grandezza dell’atleta nel momento della vittoria. Sembra che i responsabili della Fifa siano rimasti particolarmente colpiti da quel prototipo che poterono toccare e non solo apprezzare in un disegno. Il trofeo rappresenta due calciatori stilizzati che sorreggono il mondo. Dal 1974 quando venne alzata da Franz Beckenbauer, capitano della Germania, passerà poi tra gli altri a Diego Armando Maradona, Didier Deschamps, Fabio Cannavaro, Hugo Lloris.
Gli altri trofei realizzati da Silvio Gazzaniga
Lo scultore milanese sarà autore anche di altri importanti trofei, come la Coppa UEFA/Europa League e la Supercoppa UEFA. E ancora quelle per la Coppe del Mondo di baseball, bob e volley. Firma poi le medaglie per manifestazioni importanti anche di altri sport, pallacanestro, nuoto, sci. Gazzaniga diventa ben presto un punto di riferimento per il settore e conosciuto in tutto il mondo per la sua creatività. “Chi vince una competizione così dura e prestigiosa – aveva detto Gazzaniga – assume nel momento della vittoria la dimensione di un gigante e il suo premio, la Coppa, deve esprimere tutto questo”. “Se mai lo dovessi rifare – aveva spiegato ancora lo scultore -, non modificherei affatto il mio progetto di allora. Il fatto che il trofeo resiste nel gradimento alle mode successive, testimonia che mi sono ispirato a principi estetici e simbolici ormai divenuti universalmente compresi”.
I segreti della coppa
Ma sapete come è realizzata questa coppa? E’ stata fusa con la tecnica detta “a cera persa”. E poi è in oro massiccio a 18 carati. Ha un peso di 6 chili e 175 grammi, alta 36,8 centimetri, ha un diametro alla base di 13 centimetri. La particolarità sta poi nella base: ci sono due fasce di malachite verde, e riquadri con i nomi delle nazionali che dal 1974 si sono aggiudicate il trofeo. L’attuale coppa originale è custodita dalla Federazione. Infatti la coppa consegnata durante la cerimonia di premiazione al capitano della squadra vincente, poi torna alla Fifa. Dopo la federazione regala una copia dell’originale alla squadra che si è aggiudicata il mondiale.