Stefania Nogaretto, 31 anni, di Rotonda (Potenza), fa parte del team di ricercatori impegnati a mettere a punto il vaccino anti-Covid della ReiThera. L’azienda italiana bio-tecnologica di Castel Romano punta a produrlo entro l’estate, lavorando fianco a fianco con l’istituto “Lazzaro Spallanzani” di Roma.

Stefania Nogaretto, foto web

Il suo lavoro

Stefania Nogaretto, laureata in genetica e biologia molecolare nella ricerca biomedica, si è specializzata nel settore «Quality & Gmp Compliance», per iniziare molto presto a lavorare per le multinazionali. La giovane ricercatrice lucana svolge la sua professione nel Dipartimento del “Quality Assurance”. Qui vengono approvate le fasi produttive e sperimentali di ciascun farmaco e viene verificato il rispetto di tutto ciò che è prescritto dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Accanto a Stefania, che ha iniziato il suo percorso con ReiThera nel 2018, al progetto lavorano altre due persone: un’altra coordinatrice, come lei, e una qualifed person.

vaccino

Orgoglio lucano

Stefania Nogaretto svolge nella capitale il suo lavoro di ricercatrice, ma è fiera delle sue origini lucane. Attraverso il profilo Facebook dell’ente, il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno, a nome di tutta l’amministrazione comunale, si è congratulato con la giovane. Il primo cittadino ha espresso l’orgoglio dell’intera comunità per questa ricercatrice, impegnata nella realizzazione del primo vaccino anti-Covid tutto italiano. “A Stefania – ha scritto – l’augurio di proseguire una carriera professionale costellata di successi e soddisfazioni”.

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“Non me lo aspettavo”

Stefania Nogaretto, in una dichiarazione di qualche giorno fa, ha ammesso con umiltà che non avrebbe mai pensato di doversi occupare di qualcosa di così importante. «Ho lavorato per la Tachipirina, per l’Oki o altri farmaci di carattere ospedaliero. Successivamente – ha affermato – sono arrivata in questa realtà, che è una bio-tech e, quindi, completamente diversa. Basti pensare che anche il reparto produttivo è composto interamente da ricercatori, quasi tutti laureati in biologia, chimica, chimica e tecnologia farmaceutica e biotecnologie. Qui abbiamo lavorato esclusivamente per trial scientifici, l’equipe che ha creato questa azienda aveva anche prodotto il vaccino per Ebola ed era in grande crescita. Tuttavia, pensare che, da lì a tre anni, saremmo stati al centro del mondo, devo dire che proprio non me lo aspettavo. Ma, chiaramente, – ha concluso con soddisfazione – è un’esperienza che da un punto di vista professionale mi sta appagando profondamente».

Stefania Nogaretto, vaccino

Pronto entro l’estate

Il vaccino sarà pronto entro l’estate e si chiamerà “GRAd-COV2 Covid-19”, come ha anticipato il presidente di ReiThera, Antonella Folgori. Realizzato in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, è stato finanziato dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Università e Ricerca. Il farmaco potrà essere somministrato in un’unica dose, a differenza di Pfizer e Moderna, che devono essere iniettati due volte. Ciò dimezzerà i tempi, accelerando il processo di immunizzazione. Questo vaccino, inoltre, si mantiene stabile a una temperatura di 4 gradi centigradi. Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, ha dichiarato che “una produzione di 100 milioni di dosi di vaccino ReiThera renderà l’Italia autosufficiente. Siamo a buon punto, – ha spiegato – è probabile che sarà pronto a giugno-luglio”.

Stefania Nogaretto, la ricercatrice lucana che lavora al nuovo vaccino anti-Covid ultima modifica: 2021-01-21T14:00:00+01:00 da Antonietta Malito

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