Il suo nome è Stefano Gargiulo, segno distintivo: una grande dote musicale. Il sapiente mix di dote e passione gli è valsa la premiazione al Los Angeles Music Awards 2014 per il “Best Instrumental Album of the Year” (Miglior Album Strumentale dell’anno).

Stefano Gargiulo - ritiro premio

Tutto è iniziato quando ha presentato “Lylith song” dedicata alla fidanzata, Miriam-. Le note hanno stupito le orecchie degli ascoltatori stranieri tanto da chiedergli di mostrare lo stesso talento in un’intera colonna orchestrale. E così Stefano ha confermato il suo valore artistico anche nei brani per la colonna sonora dell’omonimo videogame “Netherworld” e “Primo passo”.
Ne ha fatta di strada dalla sua città natale di Capodimonte dove è stato insignito della Medaglia della città di Napoli fino al successo americano. Quando ha ricevuto la nomination non era ancora consapevole del suo valore artistico; il suo nome è stato messo nero su bianco con sua grande sorpresa, lui che di modestia ne ha da vendere.

Stefano Gargiulo - Stefano e Miriam
Stefano e Miriam

Sulle note di Stefano Gargiulo

Stefano Gargiulo, artista nato come autodidatta e autore di colonne sonore, trailer e tanto altro, si è fatto conoscere più all’estero che nel suo paese d’origine.
Durante il viaggio a Los Angeles, la sua rete di conoscenze si espande fino a ricevere una proposta di lavoro che suona come una vera e propria sfida.
Stefano accetta di collaborare ad un progetto per un cartone animato e, a partire dagli storyboard, mette giù le note della colonna sonora. Si sente veramente soddisfatto quando viene a sapere che all’interno di un famoso centro commerciale di Dubai, gli schermi proiettano la vita dei simpatici protagonisti del cartoon che si muovono al ritmo della sua colonna sonora.
Ma la sua avventura in terra straniera non si ferma qui.
L’artista partenopeo sorvola i cieli internazionali per poi ritornare nelle mura domestiche di italiani e non. Ne sono testimoni le musiche per i videogame della Nintendo Playstation e Xbox in uscita nel 2018.
Inoltre, con il suo recente brano sulla Grecia, intitolato “Respect Greece”, il compositore ha riscosso nuovamente gran successo. Il brano, commissionato questa volta da un’altra società, a Napoli, lo ha spinto a contattare diverse sue conoscenze. Tra queste, spuntano i nomi di sei cantanti e di un rapper. La melodia dalla realtà locale arriva poi sugli schermi di una tv greca per poi raggiungere Los Angeles.

Stefano Gargiulo

Stefano Gargiulo: Napoli e il suo talento

Attaccatissimo a Napoli, è stata la sua terra ad ospitare, nel Teatro San Ferdinando, il concerto di musica classica tenutosi nel 2015. Tra i 12 brani, 10 portano la sua firma e l’intera orchestra è di origine napoletana. Un concerto gratuito da far gustare alla gente locale dove emerge chiaramente il suo interno di far conoscere la città non solo come terra legata ai fatti di cronaca ma anche come terra ricca d’arte e musica.
Lui parla di “dono”, e di dono musicale si tratta perché Stefano Gargiulo è cresciuto da vero autodidatta; concezione non sempre vista di buon occhio dagli esperti del settore ma che a volte è madre di talenti. Già a scuola era nel mirino dei professori quando, mentre i suoi compagni si esibivano sulle note di “Per Elisa” e gli intramontabili classici, lui veniva ammonito perché sfoggiava un reperto personale fuori dal coro.
Ma è stata proprio questa linea alternativa che gli ha permesso di solcare un cammino diverso dagli altri, su note tutte sue.
“Incrociamo le dita e testa bassa”. È questa la frase con cui conclude l’intervista rilasciata a Napoliflash24 che ben sottolinea lo spirito umile dove non manca di certo la determinazione, la passione e la padronanza musicale.

Stefano Gargiulo: sulle tracce delle sue melodie tra Napoli e Los Angeles ultima modifica: 2018-09-24T09:00:27+02:00 da Flavia Del Treste

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