È ufficiale, dovremo riuscire ad accettare una Moto GP senza Valentino Rossi. Il suo ultimo giro si è compiuto a Valencia, dove ha avuto luogo una festa davvero emozionante: “Ho chiuso l’ultimo GP tra i dieci piloti più forti al mondo. Questa è la cosa che mi ha fatto godere di più. Ho provato a vivere questa giornata nel mio stile. Doveva essere una festa. Smettere era una scusa per poter fare un po’ di casino. Magari smetto anche l’anno prossimo”.

Un addio da rockstar

Si è di fatto chiusa un’era per il Moto GP. Si può serenamente dire che ci sia un prima e dopo Valentino Rossi. Una gara vera quella di Valencia, con il Dottore che è partito dalla decima posizione in griglia e ha tagliato il traguardo allo stesso modo. Ha dimostrato a se stesso, fino alla fine, di poter competere con i primi piloti al mondo. È stata questa la sua visione per quest’ultima stagione in pista su due ruote. “Nell’ultima gara della mia carriera sono arrivato decimo, mica ultimo. Questa è una consapevolezza che porterà dentro di me per un po’ di anni. Adesso dovrà iniziare a rendermi conto d’aver smesso”.

L’intero paddock ha reso omaggio a una leggenda vivente, il cui nome è legato alla Moto GP come quello di Michael Schumacher lo è alla Formula 1. Esaltante la festa nel box di Valentino, dove sono partiti anche cori in pieno stile Maradona. Momenti che resteranno nella memoria del pilota in eterno: “Fare stage diving come Jim Morrison a Los Angeles è sempre stato il mio sogno. Avrei voluto farlo al Mugello ma avevo paura non mi avrebbero più ritrovato. Per questo ho preferito farlo nel box. Ero davvero preoccupato per questo weekend e invece è andato tutto bene”. Non sono mancate delle sorprese a dir poco inaspettate. Nel box è addirittura arrivato Ronaldo il “Fenomeno”, che gli ha regalato una maglia dell’Inter prima dell’inizio della gara.

Il ragazzo scapestrato e genuino che tutti abbiamo imparato a conoscere e amare è cresciuto ma non sparito. Questo addio è totalmente nel suo stile. L’ultima stagione come la prima delle ventisei vissute. Ora si dedicherà ad altre avventure, in primis quella della paternità. A chi gli ha chiesto cosa abbia lasciato alla Moto GP, ha così risposto: I piloti dell’Academy VR46 sono ciò che lascio al Motomondiale. I loro caschi a me dedicati mi hanno emozionato. Non potevano farmi una sorpresa migliore. Mi piace aver lasciato così”.

Il futuro di Valentino Rossi

È naturale chiedersi cosa farà Valentino Rossi da ora in poi. Una cosa è certa, non dirà addio alle corse. Lasciate alle spalle quelle su due ruote, passerà alle auto. La scelta è tra due opzioni allettanti. Una è il Mondiale Endurance e l’altra è il Fanatec (GT World Challenge). Importanti le parole di Alessio Salucci, amico di Valentino: “Io preferisco il secondo. È vero che è europeo ma le auto sono tutte GT3. Non mi piace vedere in gara categorie diverse. Uno come Vale deve correre nella classe al vertice. Il 2022 sarà un anno formativo per lui. L’obiettivo futuro è quello di correre con le Hypercar”.

Fonte fotografia in evidenza: https://twitter.com/ValeYellow46

L’ultimo GP di Valentino Rossi, si ritira una leggenda ultima modifica: 2021-11-15T11:38:15+01:00 da Luca Incoronato

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