12 chicchi d’uva per salutare l’anno nuovo. È questa una delle tradizioni più radicate, soprattutto al sud, che si rinnova nella notte di San Silvestro. I chicchi d’uva, dodici come i mesi dell’anno, vanno mangiati al ritmo degli ultimi dodici rintocchi di campana prima della mezzanotte. L’uva è considerata un simbolo di fortuna e ricchezza e, come tale, non può mancare sulle tavole imbandite dell’ultimo dell’anno.

12 chicchi d'uva

Questo antico rito, che ha origini spagnole, è attecchito prevalentemente a Napoli e in altre zone del sud, durante la dominazione spagnola in Italia. In realtà, questo è solo uno dei tanti rituali scaramantici che i napoletani mettono in pratica a San Silvestro, per assicurarsi un anno ricco di positività. Ce ne sono diversi e molti di questi non sono certamente un’esclusiva del popolo napoletano, ma vengono condivisi un po’ in tutto il Paese.

fuochi d'artificio

Il “Ciuccio di fuoco”

Oltre al rito propiziatorio dei 12 chicchi d’uva, sempre in Campania, ma questa volta a Sorrento, si ripete ogni fine d’anno l’accensione del “Ciuccio di fuoco”. L’asino in questione è una sagoma di ferro, accompagnata da un uomo travestito da vecchio, che simboleggia l’anno passato. Sulla sagoma a forma di asino vengono montati fuochi d’artificio che si fanno esplodere allo scoccare della mezzanotte. Prima che ciò avvenga, i presenti intonano la “Canzone de lo Capodanno”, che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo.

tavola

Origini spagnole

Il rito dei 12 chicchi d’uva si ripete da tradizione anche nelle Marche e, pure in questo caso, ha origini spagnole. Per rintracciarle, bisogna risalire alla prima metà del 1500, quando moltissimi ebrei sefarditi, espulsi dalla Spagna dopo l’Editto di Granada (1492), si stanziarono in aree comprendenti città come Ancona, Urbino, Fermo, Macerata. Questi luoghi divennero un punto d’incontro tra Oriente e Occidente, quindi tra diverse culture e diversi rituali legati all’agricoltura e alla religione.

12 chicchi d'uva, San Silvestro

Il numero 12, in particolare, ricorda i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, ma anche le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco. Quella dei 12 chicchi d’uva è solo una delle numerose usanze che si praticano in Italia in attesa del nuovo anno. Sono, infatti, veramente numerose e curiose le tradizioni legate alla notte di San Silvestro, da sempre carica di aspettative e buoni propositi. Ne riparleremo in un prossimo articolo, in attesa che arrivi il nuovo anno.

(Foto: Pixabay)

12 chicchi d’uva, il rito scaramantico di fine anno che garantisce fortuna e ricchezza ultima modifica: 2023-12-30T14:19:00+01:00 da Antonietta Malito

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