È stata inaugurata a Piacenza, presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, la mostra dedicata a Gustav Klimt. Oltre 160 tra dipinti, sculture, opere grafiche e manufatti d’arte decorativa – provenienti da raccolte pubbliche e private – potranno essere ammirati fino al 24 luglio.  

Gustav Klimt, le opere in mostra

Curata da Gabriella Belli ed Elena Pontiggia, la mostra “Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo” ha già registrato un boom di prenotazioni. Venticinquemila i biglietti venduti nei primi giorni, suddivisi tra 40 scuole emiliano-romagnole, 150 gruppi e 9.500 singole prenotazioni. La mostra intende festeggiare il ritorno a casa del Ritratto di Signora. Il dipinto, realizzato dall’artista austriaco tra il 1916 e il 1917, fu rubato nel 1997 dalla stessa Galleria Ricci Oddi e ritrovato poi nel 2019. È proprio il celebre ritratto, il protagonista di questa straordinaria mostra.

Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo - Ritratto di signora
Ritratto di signora (Foto tratta da Wikipedia – Pubblico dominio)

Divisa in diverse sezioni, la mostra “Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo” vuole raccontare uno dei periodi più appasionanti della storia dell’arte dei primi del Novecento, espresso attraverso la vita e la carriera del padre della Secessione Viennese. I visitatori potranno dunque ammirare diverse forme d’espressione dell’artista austriaco. Le prime sale sono dedicate ai lavori del periodo in cui Klimt era molto vicino al fratello Ernst e al compagno di studi Franz Matsch. Proseguendo, si entra in un Gustav Klimt in piena Secessione Viennese, mentre successivamente si vedono le produzioni riguardanti argenteria, gioielleria, arredi per la casa fino ai manifesti e le cartoline. 

Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo - Particolare del Fregio di Beethoven
Particolare del Fregio di Beethoven (Foto tratta da Wikipedia – Pubblico dominio)

Proseguendo con le sezioni, si arriva alla zona che ospita il Fregio di Beethoven e il famoso Ritratto di Signora, acquistato da Giuseppe Ricci Oddi nel 1925 ed esposto al pubblico nel 1931. Nella sezione successiva, ecco i “compagni” di Klimt Egon Schiele e Oskar Kokoshka. Insieme, sono considerati il trio che riuscì a scuotere l’arte europea oltre ogni convenzione agli inizi del ‘900. Fanno dunque bella mostra i corpi femminili, reali o mitologici (la vera centralità dell’arte di Klimt) e il lavoro dell’artista alla Biennale di Venezia nel 1910 e all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911. Rappresentanze, queste, di un periodo straordinario della storia artistica europea.

Foto in evidenza tratta dalla pagina Facebook della Galleria Oddi Ricci

Inaugurata a Piacenza “Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo” ultima modifica: 2022-04-15T09:00:25+02:00 da Laura Alberti

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