Perugia vanta uno splendido centro storico, che sorge su un’acropoli sita a circa 450 metri sul livello del mare. Nel suo punto più alto, ovvero Porta Sole, si sfiorano i 500 metri. È proprio qui che il fulcro della città vecchia ha inizio. Visitare Perugia è un’esperienza ammaliante. Il suo centro ruota intorno a Porta Sole e si dirama lungo il crinale dei colli. Da qui prendono forma cinque borghi medievali, prolungati su altrettante porte. Ciò ha dato vita ai quartieri storici:

  • Porta Sole
  • Porta Sant’Angelo
  • Porta S. Susanna
  • Porta Eburnea
  • Porta S. Pietro

Porta Sole

Sono cinque i quartieri, o rioni, che compongono il centro storico di Perugia, che si erge su un’antica acropoli. Porta Sole ha come simbolo, neanche a dirlo, un sole d’oro dai raggi lucenti, i cui lineamenti sono umani. Questo quartiere antico si estende a Nord-Est, verso l’area del Tevere, dove si affacciavano le odierne frazioni ricche di mulini ad acqua. Da una parte confina con Porta Sant’Angelo, a metà di Via del Melo. Una vicinanza rafforzata dalla gara della Sassajola, dal momento che i due rioni costituivano la “parte di sopra”, impegnata contro la “parte di sotto”, composta da Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro.

Porta Sole vanta un gran numero di palazzi nobiliari tra le sue mura. Uno di questo ospita la Biblioteca Comunale Augusta. Nella chiesa di San Severo vi è un affresco di Raffaello ma sono tante le ricchezze del luogo, dalla porta etrusca del Giglio al Pozzo Sorbello o quello Etrusco. Impossibile non regalarsi una passeggiata sul punto più alto, raggiungendo la scalinata di Via delle Prome, da dove si gode di uno dei panorami più suggestivi del luogo.

Porta Sant’Angelo

Il nome del rione Porta Sant’Angelo deriva dall’antico tempio di San Michele arcangelo, cui si collega anche lo stemma. Questo presenta l’immagine dell’arcangelo o soltanto delle due ali con la spada. Il colore è rosso, ciò deriva o dalla spada fiammeggiante di Michele o dal fuoco acceso con la legna portata attraverso questa porta, che volge a nord. Da qui usciva la strada maestra.

Lo sviluppo del borgo è avvenuto nel corso del XIII secolo tra l’Arco Etrusco e il convento di Monteripido. In seguito è stato inglobato dalla cinta muraria agli inizi del XIV secolo. Un luogo che è riuscito nel tempo a tutelare le proprie caratteristiche originali.

Porta S. Susanna

Il nome del rione Porta S. Susanna deriva dalla chiesa antica di Santa Susanna, divenuta in seguito cripta di San Francesco al Prato. Si apre nelle mura medievali, precisamente nella cinta ovest. Databile tra il XIII e il XIV secolo e demolita in parte nel corso del ‘900. È possibile trovarne dei resti nel sottopassaggio delle scale mobili di Viale P. Pellini.

È attraversata da una delle strade più antiche tra quelle di collegamento con il lago Trasimeno e la Toscana. Si tratta di una delle cinque vie regali della Platea magna. Per quanto riguarda i simboli, invece, oltre alla Santa vi sono l’orso e la catena. Il colore è invece l’azzurro, forse legato all’acqua del lago.

Porta Eburnea

La Porta Eburnea conserva ancora oggi conci originali in travertino, fino all’imposta, sostituita nel corso del Medioevo da un arco a sesto acuto. È da ciò che deriva il nome alternativo di “Mandorla”. L’antica denominazione Eburnea, invece, deriva dalle zanne d’avorio dell’elefante, simbolo del rione.

Attraversata dalla via regale che portava ad Orvieto. Alla sua sinistra vi è parte di mura etrusche, che proseguono fino alle scalette di via del Paradiso. Dall’altra parte, invece, vi sono i resti ben conservati fin sotto la Torre Donati. Lo stemma è, come detto, un elefante. Sulla sua groppa vi è una torre d’avorio in campo verde, a indicare i giardini e gli orti che abbondano nel rione.

Porta S. Pietro

Il rione Porta S. Pietro è uno dei tre della “parte di sotto”. Il suo emblema è rappresentato dal leone, le chiavi e il sasso. Questi indicano forza, sovranità e coraggio, la figura di San Pietro e la battaglia della Sassaiola. Il colore è il giallo, a indicare la luce solare.

Da questa porta parte e si snoda l’itinerario più elegante della città, che va attraverso le case della ricca borghesia, conducendo fino alla Cattedrale di San Lorenzo. Quasi due km di percorso attraverso antiche vestigia architettoniche e proposte decisamente più moderne. Una sorta di museo all’aperto da non perdere.

L’acropoli di Perugia e i 5 rioni da scoprire ultima modifica: 2021-12-08T17:17:00+01:00 da Luca Incoronato

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