Il sisma che ha colpito Amatrice, Accumuli ed Arquata del Tronto ha portato via tutto. Ma la voglia di ricominciare e la speranza restano

Il sisma che ha colpito Amatrice, Accumuli ed Arquata del Tronto ha portato via tutto. Ma la voglia di ricominciare e la speranza restano
La voglia di ricominciare ed il coraggio restano

Agosto 2016: alle 3.36 della notte del 24 un violento sisma di magnitudo 6.0 scuote il Centro Italia. La terra trema per pochi secondi. Ma le conseguenze sono drammatiche. 299 vittime ed un cumulo di macerie ad Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto, i luoghi più colpiti.

Ad un anno di distanza,  nelle zone terremotate la vita va avanti con fatica. La terra non ha smesso di tremare e ad ogni scossa è tornata la paura. Le macerie sono ancora lì e la ricostruzione va a rilento. C’è chi non ha più una casa ed ancora abita sulla costa. C’è chi è rimasto senza lavoro e chi deve fare i conti con il dolore più grande, quello legato alla perdita delle persone care.

Le ferite aperte sono tante ed i cittadini puntano il dito contro la burocrazia, che blocca le opere necessarie. Eppure, con determinata ostinazione, molte persone cercano di ripartire, mettendo in campo una forza interiore che nemmeno sapevano di avere.

Lucia, Alessandra, Melania, Maria Rita: 4 donne sopravvissute al terribile terremoto di Amatrice

Lucia è ripartita dal lavoro aprendo una bottega orafa

“Sono ripartita dal lavoro aprendo una bottega orafa”

Lucia, 28 anni, la notte del terremoto, si trovava a Civita, una frazione di Cascia, a circa 10 km da Amatrice. A quel tempo viveva ancora con i suoi genitori. Due settimane dopo si è sposata ed oggi vive a Posta, un paese ad un quarto d’ora di Amatrice.

Dopo il sisma, Lucia ha aperto una bottega artistica in cui fa scultura, pittura ed oreficeria su commissione. A Venezia è esposta una sua opera, un albero della vita chiamato “Rinascita”. Le foglie sono in numero uguale ai morti del sisma di Amatrice.

Alessandra ha aiutato i suoi genitori a riaprire il negozio

Alessandra, 46 anni, la notte del terremoto era a casa con il figlio ad Amatrice. E’ sopravvissuta per miracolo, visto che la terribile scossa l’ha buttata giù dal letto appiattendola sul pavimento con il soffitto collassato ad un palmo dal suo naso. Anche il figlio ce l’ha fatta. Ma quella notte ha perso una sua cara amica ed il suo bambino.

Dopo il terremoto, Alessandra, è tornata ad Amatrice dove vive in una unità abitativa. Ha aiutato i genitori negozianti a riaprire il negozio di elettrodomestici e prodotti per la casa nel nuovo centro commerciale appena inaugurato.

Melania ha perso gli zii ed un cuginetto, il lavoro e la casa

Melania ha perso gli zii ed un cuginetto, il lavoro e la casa
“Impossibile superare il dolore per la perdita dei tuoi cari. Tornare a lavorare però ti aiuta”

Melania, 22 anni, durante quella terribile notte lavorava nel ristorante del suo ragazzo ad Amatrice. Quella sera ha perso la zia, lo zio, un cuginetto. Per sei mesi ha vissuto in un camper con il nonno. Oggi vivono in una casetta. Il terremoto le ha portato via tutto ma non la voglia di ricominciare. Da un mese, Melania, fa la cameriera nell’area ristoro di Amatrice costruita grazie ai fondi raccolti da ThLa7 e Corriere della Sera. E’ gestita dalla famiglia del suo ragazzo.

Maria Rita vive ancora in albergo con la sua famiglia

Maria Rita vive ancora in albergo con la sua famiglia
“Vivo insieme alla mia famiglia in albergo. Ogni giorno percorro 200 km per riaprire la mia farmacia”.

Maria Rita, 43 anni, quella sera del sisma si trovava nella sua camera da letto, con il marito ed i suoi bambini. La sua casa è stata danneggiata. Per molto tempo ha dormito in auto insieme alla sua famiglia. Oggi vivono in una stanza d’albergo sulla costa. Hanno chiesto il modulo abitativo ad Amatrice ma ancora non viene loro assegnato, poiché la loro casa non è stata distrutta.

Dopo il sisma, Maria Rita ha riaperto la farmacia per senso di responsabilità. Ogni giorno percorre 200 km tra andata e ritorno. Ma si sente di farlo perché non può venire meno ad un servizio così importante.

 

Amatrice un anno dopo. La voglia di ricominciare di donne coraggiose ultima modifica: 2017-09-01T09:00:17+02:00 da Rossana Nardacci

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