Conoscere l’autismo con le sue potenzialità

Uno studio italiano condotto dal team guidato dal prof. Valenti, Direttore del CRRA d’Abruzzo, ha mostrato come le capacità d’interazione sociale non siano irrimediabilmente compromesse.

Conoscere l’autismo con le sue potenzialità
Conoscere l’autismo con le sue potenzialità

Le capacità d’interazione sociale nell’autismo

Nell’autismo le capacità d’interazione sociale non sono assenti né irrimediabilmente compromesse. Ma si sviluppano in ritardo con tempistiche che variano da caso a caso.

E’ quanto suggerisce lo studio del gruppo di ricerca italiano capeggiato dal Prof. Valenti, Direttore del Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo di Università e ASL dell’Aquila (CRRA) e da Monica Mazza, dello stesso ateneo. Questo studio di ricerca italiano mette fortemente in dubbio l’idea attualmente prevalente di una completa assenza di queste capacità in persone con autismo.

La ricerca, che ha coinvolto 37 bambini con autismo e 57 bambini con sviluppo tipico, è stata pubblicata sul “Journal of Autism and Developmental Disorders”.

L’autismo e la teoria della mente
L’autismo e la teoria della mente

Nelle relazioni sociali si cerca di interagire provando ad immaginare cosa pensa o prova in quello specifico contesto la persona con cui ci stiamo relazionando.

Questa capacità inconsapevole alla base di tutte le relazioni umane è conosciuta con il nome di “teoria della mente”. Essa permette di comprendere gli stati mentali ed emozionali altrui e di adattare i propri comportamenti a quelli degli altri.

La teoria della mente risulta gravemente compromessa nei disturbi dello spettro autistico. Gli esperti hanno sottoposto il campione ad una batteria di tre test di teoria della mente specifici per bambini dai 4 ai 10 anni di età.

I risultati del test

In questo modo hanno evidenziato che bambini con autismo hanno un ritardo nello sviluppo delle abilità relazionali preciso. Esso  si aggira intorno ai 2 anni per capacità più semplici quali il riconoscimento delle emozioni primarie, fino a raggiungere i 7 anni di ritardo per abilità più complesse come la comprensione degli stati mentali.

Questi risultati rappresentano un passo avanti fondamentale nella ricerca sull’autismo. Ed offrono importanti spunti per la pianificazione di interventi riabilitativi specifici. Essi sono basati sulle abilità di teoria della mente. Ed indicano che l’intervento possa e debba essere adattato alla conoscenza accurata della situazione individuale di sviluppo.

Autismo: uno studio italiano per la riabilitazione ultima modifica: 2017-07-10T07:46:22+02:00 da Rossana Nardacci

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