Oggi ci imporremo una grande sfida: parlare di banche in maniera costruttiva

Un discorso del genere, forse, può riuscire meglio se sta da un pò di tempo lontano dal “Bel Paese”.

Non si tratta di difendere qualcuno o qualcosa, ma di vedere le nostre finanze da un punto di vista pragmatico. Invece di sbraitare e cadere nei discorsi disfattisti proviamo a cercare le opportunità nascoste. Solo chi ha capacità di analisi critica le potrà scoprire.

Chi vive in Italia ha un trauma costante. Tutti si lamentano delle varie commissioni bancarie, unite alla patrimoniale che tassa direttamente il conto, indipendentemente dai guadagni. Le poste sono addirittura capaci di disinvestire i fondi di investimento. Senza avvisare per pagare questa patrimoniale, qualora non vi sia altra disponibilità di liquidi.
A questo punto ad alcuni piace evadere da questa realtà con una bella vacanza. Dicono che viaggiare apre la mente, fa vedere cose nuove. Il vero problema è che tutti si immaginano che questo si tratti solo di un’isola deserta, qualche palma, di un paesaggio lunare o di qualche spiaggia peregrina.

Parliamo delle banche polacche

Viaggiare significa capire che esistono sistemi diversi dal nostro e poter fare la propria scelta. Sarà per questo che per lo stesso Ministro del Lavoro gli espatriati non sono sempre una risorsa – anzi – essendo usciti dal sistema minacciano di non rientrarci.
Parliamo delle banche polacche. La ING Bank Polska, filiale della banca olandese, offre un tasso di interesse mensile sul conto risparmio pari a circa l’ 1 per mille. Tale interesse è accreditato immediatamente a fine mese, con possibilità di spostare il capitale dal conto risparmio al conto corrente in qualunque momento tramite internet. Costa meno di 2 euro al mese per avere la carta di credito, sempre che non si facciano almeno 75 euro di transazioni, in tal caso la carta è gratis. Non si paga nemmeno per avere la piattaforma broker, ma si paga solo quando si acquistano azioni o obbligazioni.
Per chi voglia saperne di più in merito alla borsa polacca e di questa nicchia di investitori clicca su: http://lezionidipolacco.blogspot.pt/2016/03/la-borsa-polacca-gpw-e-new-connect.html.
 Lisbona

Banche europee

Spostiamoci dalla parte opposta d’Europa e vediamo le banche portoghesi. Una delle migliori a detta di molti è Activo Bank. La carta di debito è completamente gratuita e senza condizioni, con possibilità di prelevare anche all’estero. Il conto risparmio dà molto meno rispetto alla Polonia ma sempre associato al conto c’è la piattaforma per acquistare titoli ed azioni.
Andiamo ora al centro d’Europa allora. Non tutti sanno che la Deutsche Bank ha termini e condizioni completamente diversi in base allo stato dove opera, come del resto tutte le altre banche europee e mondiali. Avere un conto Deutsche Bank in Germania non è lo stesso che averlo in Italia o in Svizzera.
Potremmo parlare ora di alcune banche britanniche come Balaclays e di offshore, ma non è un argomento che va improvvisato.

Di base della propria banca ci si deve fidare. Siamo clienti ed abbiamo diritto a chiedere il meglio o, in alternativa, cambiare fornitore. Se una banca italiana non funziona, ve ne sono mille sparse per il mondo pronte ad accoglierti. Se poi vivi all’estero, le scopri per esperienza diretta.

A questo punto vi è ancora qualcuno che si mette ad gridare che c’è la fuga dei capitali. Ma questo si chiama libero mercato. Non solo ogni ditta o banca, ma anche ogni istituzione – Stato incluso – se messa a competere con le altre si impegnerà per risultare più vantaggiosa ed attraente. Ed offrirà un tenore e dei servizi ottimizzati.
A questo punto non è più una questione di criticare l’Italia, perché esiste la possibilità di scegliere.
Ovviamente, sceglie chi sa le alternative, per cui quando si viaggia oltre ad assaporare cibi e godersi panorami è importante aprire gli occhi.
Banche: da quando sono un espatriato le ho rivalutate ultima modifica: 2017-03-28T07:12:57+02:00 da Daniele Bottene

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