Bernardo Zannoni con “I miei stupidi intenti(Sellerio) è il vincitore della sessantesima edizione del Premio Campiello. Appuntamento molto speciale, non solo per questo importante anniversario ma anche perché la cerimonia finale del premio letterario è tornata nella sede del Teatro La Fenice di Venezia che il Campiello aveva lasciato dopo l’edizione del 2019 a causa della pandemia.

Bernardo Zannoni, ligure di Sarzana, ha solo 27 anni. Ha cominciato scrivendo canzoni, poesie, sceneggiature. Poi, “Ho avuto il coraggio di ritornare alla prosa – spiega – più faticosa e complicata. L’Italia può essere un Paese per giovani che hanno voglia di leggere, formarsi e imparare. Studio ed educazione sono fondamentali.” “I miei stupidi intenti“, che ha ottenuto 101 voti sui 275 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi, è la storia di una faina che nella sua lunga e avventurosa vita a un certo punto scopre di essere sempre meno animale. “E impara – aggiunge Zannoni – il potere della scrittura”.

La classifica finale del Premio

Al secondo posto si è classificato Antonio Pascale “La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini” (Einaudi) con 54 voti. Al terzo posto Elena Stancanelli “Il tuffatore” (La nave di Teseo) con 46 voti. Al quarto posto Fabio Bacà “Nova” (Adelphi) con 43 voti. Al quinto posto Daniela Ranieri “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” (Ponte alle Grazie) con 31 voti. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 60. edizione del Premio Campiello era composta dal 44% di donne e dal 56% di uomini. Venti casalinghe, 40 imprenditori, 95 lavoratori dipendenti, 83 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 32 studenti.

La cinquina del Campiello serata finale

Mille invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici hanno assistito alla cerimonia conclusiva del premio letterario voluto dagli industriali del Veneto, trasmessa in diretta televisiva su Rai 5. La serata è stata condotta da Francesca Fialdini, affiancata da ospiti d’eccezione. Il musicista e attore Lodo Guenzi. Il violinista e compositore Rodrigo D’Erasmo con il cantante Diodato. Questi due ospiti hanno ripercorso “in musica” i sessant’anni di storia del Premio.  Una canzone per ogni decennio, attraversando e raccontando un pezzo di storia del Veneto e dell’Italia.

Anche in occasione di questa 60. edizione grande attesa durante lo spoglio delle schede della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. Come consuetudine è avvenuta in diretta e ha deciso il nome il vincitore. Un premio letterario speciale, il Campiello, per la sua doppia natura. Legata ad una giuria di letterati per la scelta della cinquina, e ad una giuria di lettori per la vittoria finale.

Il Campiello Giovani ad Alberto Bartolo Varsalona

Nel corso della serata sono stati premiati i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: un emozionantissimo Alberto Bartolo Varsalona, 21 anni di Palermo, ha vinto il Campiello Giovani (riservato ai giovani tra i 15 e i 22 anni) con il racconto “La Spartenza”.

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Francesca Valente con “Altro nulla da segnalare” ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Allo scrittore Corrado Stajano è andato il Premio Fondazione Il Campiello. Riconoscimento che dal 2010 indica personalità che hanno contribuito a rappresentare e rendere grande la cultura italiana. Premiata ufficialmente anche Antonella Sbuelz, che ha vinto la prima edizione del  Campiello Junior.

Il Campiello dei Campielli a “La Tregua” di Primo Levi

In occasione dei 60 anni del Premio è stato istituito un riconoscimento speciale, Il Campiello dei Campielli. La giuria dei letterati ha indicato La tregua” di Primo Levi che aveva vinto, nel 1962, la prima edizione del Premio Campiello.

Bernardo Zannoni è il vincitore del Premio Campiello ultima modifica: 2022-09-04T09:43:30+02:00 da Cristina Campolonghi

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