Bevagna è tra i borghi più apprezzati d’Italia. Un vero e proprio gioiello da ammirare durante un viaggio in Umbria, andando alla scoperta della provincia di Perugia. Per quanto, inevitabilmente, il passare degli anni abbia avuto il proprio impatto, la salvaguardia della storicità del luogo è un punto cruciale dell’esperienza proposta dal comune. È possibile calarsi in un’atmosfera medievale, quasi risultando protagonisti di un viaggio nel tempo.

Camminare per queste stradine rende alquanto facile calarsi nell’atmosfera di un tempo, quando il nome del borgo era ancora Mevania, antica città muraria caratterizzata da ben sei porte. Affascinanti palazzi in pietra e botteghe in ogni dove, che rendevano viva ogni area. Tanti i tesori da apprezzare nel corso della propria visita, combinando la passione per la storia a quella per la vita in natura. Bevagna è infatti sita nella Valle umbra, dove il Clitunno, il Timia e il Teverone s’incontrano.

La storia di Bevagna

Riavvolgendo il nastro del tempo, si ottengono le prime notizie su Bavagna al tempo della conquista dell’Umbria da parte dei romani. I primi insediamenti umani, però, sono ben precedenti. Vi sono infatti tracce che risalgono all’età del ferro.

Bevagna
Bevagna – Fonte: instagram.com/prolocobevagna

Una città antica sorta su quella che un tempo era la via consolare Flaminia, ma soprattutto la prima cittadina umbra, tramutata in seguito in Mevania, municipio romano. Cruciale fu il suo ruolo nella viabilità dell’impero, godendo di un’enorme floridezza fino al III secolo d.C., sfruttando le vie fluviali. Nel 774 entrò a far parte dello Stato della Chiesa, restandovi per 1000 anni, fino a dichiararsi un libero Comune.

Cosa vedere a Bevagna

Piazza Silvestri è un capolavoro medievale, caratterizzata al suo centro da una fontana ottocentesca e arricchita da una colonna romana a capitello corinzio. Scenograficamente affascinante, vanta una forma irregolare ma al tempo stesso armoniosa. Offre spazio a svariate botteghe medievali, dalla carteria al setificio. Volgono il proprio sguardo su di essa, inoltre, il Palazzo dei Consoli, le chiese romaniche di San Michele e San Silvestro e la chiesa di San Domenico. Questi tre sono elementi architettonici cruciali del borgo. Il Palazzo dei Consoli risale al Duecento, è in stile gotico e presenta una loggia coperta da una volta a crociera e un’ampia scalinata che conduce al Teatro dei Torti, realizzato nell’Ottocento.

La chiesa di San Michele è sorta sul finire del XII secolo e vanta una struttura a tre navate e uno splendido portale. Al suo interno vi sono affreschi del Seicento e opere come la statua in argento di San Vincenzo di Ramoser. La chiesa di San Silvestro è a sua volta a tre navate. Vero e proprio gioiello di Maestro Binelli. Realizzata nel 1195 e restaurata negli anni ’50 dello scorso secolo. Presenta una facciata romanica, vanta un portale elegante e numerosi affreschi della scuola umbra. La chiesa di San Domenico e Giacomo venne eretta nel 1291. Vanta una singola navata ma soprattutto affreschi splendidi del Trecento, della scuola di Giotto, dipinti del XVI e XVII secolo, sculture in legno del Duecento e altari settecenteschi.

Eventi

Un modo decisamente intrigante per scoprire l’antica vita di Bevagna è il Circuito dei Mestieri Medievali. Una manifestazione a dir poco affascinante che prosegue da tre decenni. Grazie al Mercato delle Gaite è possibile offrire una ricostruzione della vita della comunità locale tra Duecento e Trecento. Tutto ciò accade a giugno e vede la ricostruzione di quattro mestieri medievali, con allestimenti di spazi in contesti storici particolarmente suggestivi:

  • Carteria
  • Setificio
  • Cereria
  • Dipintore
Mercato delle Gaite - Bevagna
Mercato delle Gaite – Bevagna – Fonte: instagram.com/mercatodellegaite

Viene inoltre offerta la possibilità di partecipare a uno o più laboratori, al fine di sperimentare in prima persona questo tipo di attività, producendo anche piccoli manufatti.

Piatti tipici

Svariati i piatti tipici da poter gustare a Bevagna, a partire dall’agnello al tartufo nero. Uno spezzatino da leccarsi i baffi. Si aggiungono i crostini al tartufo, che vantano una salsa composta da burro, brodo e parmigiano. Squisiti anche i crostini alla norcina, che presentano fegatini di pollo tritati e rosolati con capperi, olio, aglio, pepe e sale.

Spazio, poi, ai fagiolini con le cotiche, le fave in insalata, la frittata al tartufo, la pizza dolce, il ragù d’agnello e gli spaghetti alla norcina. Un gran numero di prelibatezze da provare negli svariati ristoranti tipici della zona, facendosi consigliare per poter assaggiare ricette antiche e uniche.

Bevagna: viaggio nel Medioevo nella Valle umbra ultima modifica: 2021-09-13T15:30:00+02:00 da Luca Incoronato

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