Calcata è un borgo che domina dall’alto la valle del fiume Treja. Piccole dimensioni per questo centro abitato in provincia di Viterbo. Vanta un’antica storia ed è riuscito a tutelare il proprio patrimonio storico e naturale nel corso dei secoli. Si trova a 40 km da Roma ma è arroccato su una montagna di tufo. Vi è un solo modo per accedervi, attraverso la sola porta che si apre nelle mura.

Calcata: storia

Stando alle leggende, nel 1527 venne catturato a Calcata un lanzichenecco. Questi aveva preso parte al sacco di Roma, depredando il Sancta sanctorum di San Giovanni in Laterano. Dopo essere stato imprigionato nel piccolo paese, avrebbe nascosto il reliquario nella sua cella. Un tesoro scoperto nel 1557. Da allora la chiesa diede il via alla venerazione della reliquia, concedendo a tutti i pellegrini un’indulgenza di dieci anni.

Negli anni ’70 qui è stata girata la scena del paesino distrutto nel celebre film Amici miei. Era il 1975 e tre anni dopo vi giunge la troupe de La mazzetta di Sergio Corbucci. Questi non sono le ultime pellicole che vedono scene girate qui. Nel 1997 è toccato ad Ardena di Luca Barbareschi. Nel 1980 venne invece girato il video del brano Una storia sbagliata, del cantautore Fabrizio De André.

A sottolineare ancora la notorietà del borgo, il suo nome è citato nell’Ulisse di James Joyce, così come nel romanzo Il Vangelo secondo Gesù Cristo e in Un delitto a regola d’arte. Qui vivono svariati artisti, dalla pittrice Simona Weller allo scultore Costantino Morosin.

Cosa vedere

L’accesso a Calcata passa attraverso un’unica porta tra le fortificazioni. Da qui si arriva a una piazzetta pittoresca adornata da tre “troni” di tufo. In quest’area si affacciano il Castello degli Anquillara, caratterizzato dalla sua torre ghibellina, e la seicentesca Chiesa del SS. Nome di Gesù. Questi sono gli unici veri monumenti del borgo. Da questo punto in poi si snodano numerose viuzze, che conducono tutte verso il precipizio che cinge quasi interamente Calcata. Ciò lo rende uno dei migliori esempi di paese fortificato naturalmente.

Le case sono modeste, che vantano però spesso antichi portali. Sono ricoperte generalmente da licheni rossi, verdi e gialli. A queste si alternano cantine e grotte, spesso adibite a botteghe o laboratori artigianali e artistici.

Nei pressi del borgo, in località Colle, si trova il Museo Opera Bosco. Aperto nel 1996, offre al pubblico un ampio itinerario di quasi due ettari di bosco. Tra la vegetazione vi sono cinquanta opere realizzate in materiali naturali. Queste riproducono svariati soggetti, in un generale connubio tra arte e natura.

Un territorio prezioso, segnato dal Fiume Treja, parzialmente protetto da più di vent’anni dal Parco Regionale Valle del Treja. Il tutto a tutela di un ambiente unico in Italia, tanto per il paesaggio garantito ai visitatori che per il valore naturalistico.

Calcata, il borgo di cui il cinema è innamorato ultima modifica: 2022-10-07T09:00:00+02:00 da Luca Incoronato

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