Raggiungere Villetta Barrea vuol dire gettarsi a pieno nella natura incontaminata delle verdi montagne abruzzesi. Il borgo è infatti immerso nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un luogo incantevole, dominato dal Monte Mattone e posto sulle sponde del fiume Sangro. L’area si sviluppa intorno a un antico castello del 1300 e vede i suoi abitanti vivere a stretto contatto con flora e fauna locali. Basti pensare che il fiume Sandro, che si addentra in una gola tra i boschi per poi gettarsi nel Lago di Barrea, vede nella sua area numerosi cervi che, maestosi, arricchiscono lo scenario paesaggistico.

Villetta Barrea storia

Il territorio vanta un’antica storia. È infatti abitato fin dal Paleolitico superiore. È probabile che i primi gruppi che decisero di stanziarvi fossero dei cacciatori, che periodicamente si recavano in altura alla ricerca di grosse prede. Alcune antiche necropoli evidenziano la presenza di popolazioni stanziali, almeno dal primo millennio a.C., che praticavano agricoltura e allevamento.

La realizzazione del monastero benedettino di S. Angelo risale all’VIII secolo. Venne poi distrutto nel 937 in seguito alla furia ungara. Era nell’area dell’odierno cimitero di Villetta Barrea. Successivamente venne costruito lo Studio su una rupe a picco sulla Foce di Barrea. Si tratta di un monastero fortificato.

L’origine di Villetta Barrea è legata allo spopolamento di Rocca Intramonti, antico centro abitato ai piedi della Camosciara, tra fine XIV e inizio XV secolo. Le prime notizie del borgo risalgono a questa fase. Al secolo veniva indicato come Villa Valis Regiae e Villa di Varreggia.

Villetta Barrea cosa vedere

Villetta Barrea è il borgo tra i cervi. Una definizione che rende decisamente chiaro come queste splendide creature siano uno dei motivi principali per recarsi in questa zona dell’Abruzzo. I locali sapranno indirizzarvi verso aree dove l’avvistamento è quasi certo. Consigliate le sponde del Lago di Barrea, che aiuta a concepire nel proprio immaginario Villetta Barrea come una vera e propria cartolina. Nella zona vi è anche un grande parco verde dove i residenti trascorrono ore serene e felici. Da provare anche una semplice passeggiata lungo il fiume Sangro, per poi addentrarsi nello splendido centro storico. Scale e case in pietra in ogni dove, con il risultato finale che è una sorta di intrigante labirinto architettonico.

Percorrendo le stradine ci si troverà dinanzi alla Chiesetta di San Sebastiano, pensata inizialmente come tabernacolo e in seguito trasformata in una vera e propria chiesa. Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria Assunta, di cui non restano che ruderi. Tra il 1700 e il 1800 venne arredata con altari in marmo policromi e numerosi affreschi. Distrutta a inizio Novecento da due terremoti, è stata ricostruita ex novo. All’elenco delle costruzioni religiose si aggiunge poi la Chiesa di San Michele Arcangelo, che trova spazio laddove al secolo vi era il tempio benedettino.

Sul fronte delle architetture civili, invece, spazio alla Torre medioevale, edificata nel XV secolo. È tra le più antiche costruzioni del borgo. Al suo interno ospita il Museo della Chiesa di Santa Maria Assunta e i settecenteschi Palazzi signorili Fontana e D’Orazio.

Cosa mangiare

Non esiste borgo italiano che non abbia ricette tradizionali. In questo caso la gastronomia è molto legata a piatti molto semplici. Da assaggiare i turcenegle, i torroncini, le caramelle di mandorle e cacao e le scruppelle.

Ecco un elenco di piatti da provare:

  • sagne e fagioli
  • maccarun alla chitarra
  • gnocchetti con orapi
  • arrosticini
  • patate alla ngorda
  • trota al vino bianco
  • lesche maritate
  • u’casceglione
  • cucenegle

Fonte fotografia in evidenza: Asia CC BY-SA 4.0

Lo splendore di Villetta Barrea, il borgo dei cervi ultima modifica: 2022-09-26T09:00:00+02:00 da Luca Incoronato

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