Da tre anni, ormai, Cala di Forno è in vendita. Si tratta di una delle baie più belle d’Italia. Un vero e proprio tesoro sito nel cuore del Parco Naturale della Maremma, in Toscana. Si potrebbe andare incontro a delle importanti migliorie, di colpo, ora che è stato individuato un acquirente, dopo tanto attendere.

Un accordo pare alle porte tra l’attuale proprietà e Patrizio Bertelli. Un nome decisamente importante nell’imprenditoria italiana, considerando come ricopra il ruolo di amministratore delegato di Prada. È inoltre marito di Miuccia Prada, celebre stilista.

L’acquisto di Cala di Forno

Le tre proprietarie attuali (sorelle) si sono dedicate con grande cura a quest’area, trasformando Cala di Forno in un luogo vocato al turismo sostenibile. Al suo interno si erge l’antico edificio della Vecchia Dogana, che vanta cinque appartamenti dopo i lavori di ristrutturazione effettuati, così da poter ospitare fino a 15 persone. Otto, invece, i posti letto disponibili nella “casetta dei pescatori”.

panoramica di Cala di Forno
Cala di Forno – Fonte: www.instagram.com/cala_di_forno_

Mancherebbero gli ultimi passaggi per il cambio di proprietà, anche se occorre dare spazio al Parco dell’Uccellaia, come previsto dalla legge. Questi vanta un eventuale diritto di prelazione su alcune aree. Una presunta complicazione che pare appartenere unicamente al mondo delle ipotesi. Si parla, anzi, già di cifra finale, con Bertelli che potrebbe mettere sul piatto ben 20 milioni di euro. Una somma presunta, considerando come i dettagli dell’operazione siano segreti.

Lo spettacolo di Cala di Forno

Bertelli non è di certo estraneo al fascino di quest’area della Toscana. Ben conosce, infatti, Punta Ala, di poco distante. Questo è divenuto il quartier generale di Luna Rossa, di cui l’imprenditore è patron. Un territorio che non può far altro che rapire lo sguardo. Cala di Forno si trova, nello specifico, a Magliano, in Toscana. Riparata dai venti, questa baia è caratterizzata da sabbia fine. Un tesoro da custodire a ogni costo, al punto che fino al 2012 il Parco ne vietava l’accesso al pubblico.

Non è di certo un luogo adatto a tutti, considerando lo sforzo richiesto per poterne godere. Se è vero che il Comune mette a disposizione un bus che conduce fino alla località Pinottolai, occorre considerare come sia richiesta una passeggiata di circa tre ore e mezza. Nel corso di questo tempo ci si ritroverà immersi nella macchia mediterranea. Un’escursione a dir poco piacevole e non impervia, che ripaga lo sforzo dei turisti con il panorama finale. Non tutti, però, sono disposti a cimentarsi in questo lungo spostamento. Va da sé che, chiunque ne abbia la possibilità, può raggiungere la baia via mare.

Un tesoro da scoprire

L’acquisto di Cala di Forno potrebbe consentire una miglior salvaguardia dell’area. Questo tesoro va tutelato a ogni costo. Si tratta di un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Vivere un’esperienza su questa spiaggia è ben differente dal farlo altrove, in Toscana o nella maggior parte dei siti di mare italiani.

Cala di Forno, daini
Cala di Forno, daini – Fonte: www.instagram.com/cala_di_forno_

Non è raro, infatti, che vi passeggino volpi, daini e cinghiali. Nei cieli, inoltre, è possibile ammirare il volo del falco pellegrino. Un territorio che consente di riconnettersi con la natura selvaggia e incontaminata. Mare cristallino e zero punti di ristoro. Non il classico luogo turistico, dunque. Una baia silenziosa e quieta, che va tutelata a ogni costo.

Fonte fotografia in evidenza Cala di Forno: Simone F. Franci CC BY-SA 3.0

Cala di Forno ha un acquirente: il tesoro della Maremma sarà tutelato ultima modifica: 2021-07-26T12:30:00+02:00 da Luca Incoronato

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