Perla del Golfo di Napoli è una terra tanto naturale quanto vivace. Le insenature, i faraglioni, la florida vegetazione e le vedute dall’alto. Ma anche i suoi taxi colorati, le  botteghe e l’andirivieni di barche. È Capri, lussureggiante isola che accoglie ogni anno numerosi turisti.

Isola di artisti

Un vero e proprio concentrato di bellezze. Dagli scorci paesaggistici più vari che tanto piacquero ad artisti e poeti. Intellettuali che qui trovarono il luogo ideale per perfezionare la ricerca del bello. Capri diventò un’aula più che adatta per la pittura en plein air. E non solo. Letterati, filosofi e pensatori che nell’ammaliante isola stimolarono la creatività. Così si presentava Capri nell’Ottocento. Meta del gran tour europeo insieme all’Italia intera, culla della cultura umanistica. E allora per meglio accogliere gli amanti del luogo nacque il primo albergo dell’isola. Hotel Pagano, istituito intorno al 1820, custodisce al suo interno la memoria d’un tempo. Voluminosi libri colmi di pagine, forse un po’ ingiallite, sulle quali si leggono dediche lasciate dai visitatori.

Capri - Immagine dei faraglioni che si ergono su un mare blu

Un’oasi di pace ma anche un richiamo per personaggi di una certa caratura. Principi desiderosi di trascorrere un lieto soggiorno. Uomini importanti in una terra semplice e genuina. E sì perché Capri fu isola di pescatori. E ancor prima terra di capre e cinghiali. Non a caso il nome attuale conserva ancora un’assonanza con questi animali. Nel tempo qui sviluppò la cultura greca e poi la romana. Ma dall’isola passarono numerosi altri popoli. Ciascuno a lasciare il proprio contributo.

Angoli suggestivi

Cosa resta oggi della Capri d’un tempo? Tutto. L’isola infatti ha conservato la sua essenza. Se pensiamo al suo aspetto più selvaggio non ci possono che venire in mente i faraglioni. Rocce che improvvisamente si ergono dall’acqua. Quasi fossero spettatori del mare, si impongono nel paesaggio. Vanitosi e attrattivi obbligano i turisti a catturarli nelle loro foto.

Capri. La piazzetta di sera con gli eleganti tavolini dei bar all'aperto riparati dai tendaggi

La costa frastagliata inoltre favorisce la formazione di baie e calette. Spostandosi verso l’interno Capri manifesta un cuore ricco di vegetazione. Ginestre, fichi d’india e tantissime altre specie ospitate negli splendidi giardini di Augusto. Tra scalini e salite la fatica è certamente ripagata dalla vista. Da qui si apre una veduta d’insieme che permette in un solo scatto di raccogliere le principali bellezze dell’isola. Baia Marina, i faraglioni e i tornanti di Via Krupp. Ma una tappa d’obbligo è la Piazzetta. Nelle calde sere estive eccola che si anima. Attori, nobili, gente comune, finti ricchi. Un vero mix di persone!

Anacapri

Riprendiamo ora il nostro viaggio. Se volete completare il tour, allora è il caso che affrontiate i tre chilometri che vi faranno entrare nella Capri più verace. A picco sul mare si trova un vero e proprio gioiellino. Il suo nome è Anacapri. Incastonata tra le scogliere proprio qui si trova la Grotta Azzurra. Incantevole e suggestiva con i suoi riflessi pittoreschi ha destato la meraviglia di numerosi esteti.

Capri. Grotta Azzurra di cui spicca il mare di un blu intenso illuminato dalla luce proveniente dalla piccola apertura di fondo della grotta oscura

Non solo panorami marittimi. Proviamo a spostarci nell’entroterra per vivere una diversa esperienza. Qui le vie silenziose sembrano immergere il visitatore in un luogo estemporaneo. Un vero e proprio rifugio per depurarsi dai ritmi della vita frenetica. Con i suoi fiori e le stradine colorate l’effetto terapeutico è garantito. Presenti anche edifici storici. Tra di essi spicca la Casa Rossa. Una villa in stile pompeiano dalle finestre bifore con merlature, oggi sede espositiva di mostre ed eventi. Capri è tutto questo: natura, paesaggi, storia e benessere. Un’isola in cui ci si sente coccolati!

Capri: l’isola delle meraviglie nel golfo di Napoli ultima modifica: 2019-04-04T09:00:46+02:00 da Sabrina Cernuschi

Commenti