È morto Carlo Mazzone. L’ex allenatore romano, appellato affettuosamente Sor Carletto, è scomparso ad Ascoli Piceno all’età di 86 anni, a causa di una malattia contro cui combatteva da tempo. Molto amato dai tifosi e dai grandi campioni, lascia un grande vuoto nel mondo del calcio. Tecnico dell’Ascoli e di molte altre squadre, quali Roma, Cagliari, Napoli, Brescia, Livorno, deteneva il record di panchine nella storia del calcio italiano, con 1.278 presenze ufficiali. Di queste, ben 792 in Serie A, 797 se si considerano i cinque spareggi.

Mazzone, panchine

Un minuto di raccoglimento per ricordarlo

Per ricordare Carlo Mazzone, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma nel weekend, compresi i posticipi di lunedì. Veterano dei tecnici, è stato un ‘padre’ adottivo per tanti calciatori, come Totti, Pirlo, Guardiola e Baggio.

Mazzone e Baggio

Proprio quest’ultimo ha scritto per lui un messaggio di grande affetto e riconoscenza, inviato all’Ansa dopo la sua scomparsa: “È stato fantastico averti come mister. È stato meraviglioso saperti leale e sincero. È stato troppo poco il tempo passato insieme”. Per Mazzone sono giunte anche le parole di stima di Gabriele Gravina, presidente della Figc. “Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano – ha dichiarato -, un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato. Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo”.

come un padre

Carlo Mazzone, un vero simbolo del nostro calcio

Simbolo del calcio italiano, Mazzone ha giocato dal 1956 al ‘69, vestendo le maglie di Latina, Roma, Spal, Siena ed Ascoli. Ne è seguita la carriera da allenatore iniziata ad Ascoli e proseguita con Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.

Mazzone

Tra gli episodi più celebri della sua carriera resta la corsa incontenibile sotto la curva al termine del derby Brescia-Atalanta del 30 settembre 2001. La sua capacità di creare un rapporto paterno con i suoi giocatori, è rappresentata in un docufilm su di lui, intitolato “Come un padre”, prodotto da Alessio Di Cosimo. Mazzone lascia la moglie Maria Pia, i figli Sabrina e Massimo e gli amati nipoti Vanessa, Alessio, Iole e Cristian.

(Foto: Carlo Mazzone, Pagina Facebook)

Carlo Mazzone è morto. Il mondo del calcio piange l’amato ex allenatore ultima modifica: 2023-08-19T23:37:43+02:00 da Antonietta Malito

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