Sono cinque i film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia che si terrà dal 31 agosto al 10 settembre. Edizione numero 79 che coincide con un importante anniversario, i novant’anni dal primo Festival del Cinema che si tenne all’Hotel Excelsior del Lido dal 6 al 21 agosto del 1932. “Un evento – ricorda il presidente della Biennale Roberto Cicutto – che ha fatto la storia del cinema e lo ha riconosciuto ufficialmente come la settima arte”.
Ce lo ricorda il bellissimo manifesto ufficiale di quest’anno firmato dall’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti. Elegante e raffinato, rappresenta una “Leonessa – sono parole dello stesso Mattotti – che si libra in alto e ci porge questo anniversario, il 90°”. Ma c’è un secondo anniversario, i dieci anni di attività della Biennale College Cinema che, spiega Cicutto, “Ha contribuito concretamente alla sua storia guardando al futuro e acquisendo l’esperienza derivata dalle nuove tecnologie e da una nuova sintassi”.
I film italiani in gara per il Leone d’Oro
Ecco i cinque film italiani che concorreranno al Leone d’Oro. Il signore delle formiche di Gianni Amelio, film drammatico che si ispira ad un noto caso giudiziario degli anni Sessanta del secolo scorso. L’immensità di Emanuele Crialese segna il grande ritorno di questo regista assente da Venezia dal 2011. Un film molto personale che racconta la storia di un adolescente. Luca Guadagnino, il regista italiano forse più cosmopolita, porta in concorso a Venezia Bones and all. Produzione tutta italiana con un cast straordinario che racconta un’America poco conosciuta, la storia di due adolescenti in un viaggio on the road. Dedicato al personaggio di Santa Chiara il film Chiara di Susanna Nicchiarelli, pellicola che getta una luce inedita sulla figura di questa Santa spesso oscurata da quella di San Francesco. Quinto film in concorso una pellicola girata tutta negli Stati Uniti, Monica di Andrea Pallaoro, storia di una giovane che dopo tanto tempo torna a casa, nel Midwest, per prendersi cura della madre malata.
Fra le altre produzioni italiane alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il film fuori concorso Siccità di Paolo Virzì, pellicola collettiva con un grande cast che vede fra gli altri Monica Bellucci, Claudia Pandolfi, Valerio Mastrandrea, Silvio Orlando. E In viaggio, di Gianfranco Rosi. Il racconto dei viaggi di Papa Francesco in giro per il mondo. Il documentario apre una finestra su un Bergoglio poco conosciuto. Tra i cortometraggi fuori concorso anche un film prodotto da Emergency, A guerra finita di Simone Massi, accompagnato dalla voce di Gino Strada.
Un documentario sull’Ucraina e un film del Leone d’Oro iraniano Jafar Panahi
E a proposito di guerra, quella in Ucraina sarà tra gli argomenti centrali di questo Festival del Cinema, che vede la Biennale in prima linea in difesa del popolo ucraino. Fra i documentari fuori concorso, Freedom on fire: Ukraine’s fight for freedom di Evgeny Afineevsky. Una pellicola girata a partire dall’inizio della guerra. Come ha sottolineato il direttore artistico della Mostra Alberto Barbera, “La Mostra è una finestra aperta sulla realtà contemporanea, anche quella più drammatica”. In quest’ottica il film No Bears, del regista iraniano Leone d’Oro Jafar Panahi, arrestato dal regime l’11 luglio scorso e che dovrà scontare sei anni di carcere.
La 79esima Mostra del Cinema di Venezia sarà aperta dal film in concorso White Noise, scritto e diretto da Noah Baumbach, che verrà proiettato il 31 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema. Pre-apertura il 30 agosto con un film ancora top secret. Presidente della giuria sarà l’attrice statunitense Julianne Moore. Madrina della manifestazione l’attrice spagnola Rocio Munoz. Intanto al Lido ormai si sta già lavorando per allestire i luoghi della Mostra, ogni anno sempre più oggetto di investimenti e di aggiornamento tecnologico.
