Da oggi in Italia i nuovi nati non avranno in automatico il cognome del padre. Saranno illegittime tutte le norme che attribuiscono ciò di default. È questa la decisione della Corte Costituzionale. È stata definita discriminatoria e lesiva tale pratica per l’identità del figlio.

La scelta del cognome

Un colpo di spugna viene passato su un vero e proprio baluardo della concezione patriarcale della società e, nello specifico, della famiglia. Il figlio assumerà sia il cognome del padre che della madre. Saranno i genitori a decidere poi l’ordine dei due. Vi è ovviamente la libera scelta di attribuirne soltanto uno.

Vi è ovviamente la possibilità che manchi l’accordo tra le parti su tale fronte. Soprattutto in questa fase iniziale potrebbero nascere dei contrasti. In tal caso, si legge nella nota, sarà il giudice a intervenire in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico.

Tutte le norme che prevedono in automatico l’attribuzione del cognome paterno sono da considerarsi costituzionalmente illegittime. Tale dichiarazione ufficiale riguarda tanto i figli nati all’interno del matrimonio che quelli all’esterno, così come i figli adottivi. La norma sulla quale la Corte si è pronunciata in maniera particolare è quella che impediva di attribuire al figlio il solo cognome della madre, in presenza di comune accordo o meno. In tal caso si imponeva il solo cognome del padre o la presenza di entrambi nello scenario migliore. Una piccola rivoluzione di grande importanza, sia pratico che ideologico. Si lancia un segnale forte in funzione di una società che guarda in maniera realmente egualitaria ai propri cittadini.

I figli potranno avere anche il cognome della madre ultima modifica: 2022-04-27T17:43:14+02:00 da Luca Incoronato

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