Ci siamo! Dopo un anno rieccoci nel periodo più magico dell’anno: quello dei grassi saturi. Eh sì, perché Natale non è solo stare in famiglia, shopping, caminetto acceso e albero con luci stroboscopiche. Le feste natalizie sono soprattutto il miglior modo per aumentare notevolmente la propria massa corporea. Ma si può evitare tutto questo? Vi proponiamo una rapida ed inutile guida su come sopravvivere a questi giorni golosi.

Punto primo: preparazione alle feste natalizie

Bene, come da secoli suggerisce lo spot di un noto dentifricio Prevenire è meglio che curare! La prima fase consiste infatti nella preparazione del nostro organismo ai chilogrammi di zuccheri elaborati che ingeriremo a partire dalla seconda metà di dicembre. Se siete riusciti a leggere l’ultima frase senza avere il fiatone, siete sulla strada giusta. Se invece state già ansimando, potete ancora rimediare. Come? Secondo gli esperti i cibi bolliti e sconditi sono quelli più salutari. Quindi prendiamo tutto e mettiamolo a bollire. Che sia carne, verdure, panettoni, biscotti allo zenzero o unghie: sbattiamo in acqua bollente ogni cosa. Poi offriamola a qualcuno. Non dobbiamo mangiare nulla, solo acqua liscia di rubinetto. Questo per almeno 40 giorni.

Seconda fase: rompere i rapporti con amici e parenti

Durante il processo di smaltimento ed integrazione di elementi utili al raggiungimento dello scopo (il digiuno), occorre alleggerire anche la presenza di amici e parenti. Questo perché, durante le feste natalizie, saranno i primi vili tentatori alla nostra linea. Molti di loro ci doneranno leccornie da ogni parte d’Italia solo perché non sapevano cos’altro regalare. Gesto crudele, ma si può limitare mandandoli a quel paese, tipo in Lapponia, prima dell’arrivo di Babbo Natale. In questo modo ci ritroveremo senza nessun cesto pieno di prodotti tipici come salame, formaggi stagionati, biscotti, panettoni, torroni, mustaccioli, cioccolatini… Ok, calmiamoci!

Terzo passaggio: integrare con attività fisica

Secondo recenti studi subito dopo le barzellette e i film di Leslie Nielsen, la parola attività fisica è quella che provoca maggiori risate nell’essere umano medio. Tuttavia, se vogliamo sopravvivere a queste feste natalizie, dobbiamo metterci una mano sulla coscienza, un paio di scarpe da corsa e iniziare a correre. Quanto? Tanto. Bisogna fare in modo che il metabolismo inizi a bruciare come un reattore termonucleare. Quindi direi di iniziare con un paio di giri sulla A1. Poi forse potremo mangiare una fetta di panettone senza canditi.

Quarto comandamento: ignorare per sopravvivere

Questa è dura. Uno dei migliori rimedi per evitare di ritrovarsi seduti davanti a tavole imbandite è non parteciparvi. I conoscenti non perderanno occasione nell’invitarci a pranzi e cene con duecento portate (specialmente al Sud). L’unico modo è ignorare tutto questo: fingiamoci buddisti, in vacanza oppure morti. Evitiamo di uscire quando la data sul calendario è colorata di rosso e spegniamo TV e Pc fino al sette gennaio.

Quinto accorgimento: come rimediare in caso sgarri

Nonostante tutti gli accorgimenti presi ci siamo ritrovati a pranzo dalla zia di campagna? Nessun problema. La classe medica suggerisce, in questi casi, di mangiare lentamente. Mastichiamo alla stessa velocità della placca euroasiatica, arrivando a maciullare ogni singolo atomo del nostro boccone. Così facendo bruceremo calorie e renderemo il pasto altamente digeribile. Ci faremo inoltre odiare dagli altri commensali che non si azzarderanno più a mandarci alcun invito. Due piccioni con una fava. Buone feste!

Come sopravvivere alle abbuffate natalizie: guida pratica per non esplodere ultima modifica: 2017-12-18T09:30:44+01:00 da Gabriele Roberti

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